Il Regno Unito intende attuare regolamentazioni più severe nei confronti dei grandi players del mercato.
I piani in sviluppo potrebbero imporre a piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video le stesse regolamentazioni di broadcasters come BBC, Channel 5 e Sky.
Le più grandi piattaforme SVoD (streaming video on demand) godono infatti del privilegio di non avere normative specifiche, mentre altre seguono con poca correttezza la loro applicazione. In arrivo quindi una restrizione dei regolamenti sui contenuti e una loro classificazione per età.

Allo stesso tempo, il governo ha intenzione di competere con i players globali, rendendo i contenuti del PBS (broadcasters del servizio pubblico) più prominenti online e su qualsiasi tipo di device.
Una delle principali preoccupazioni del governo è la concessione di serie del PBS agli streamer globali (come è accaduto con Peaky Blinders, della BBC). La scorsa settimana è stato infatti ad essi sottolineato di condividere le cifre della visualizzazione relative agli show acquisiti.
Come riporta The Times, il segretario dello stato per Digitale, Cultura, Media e Sport Oliver Dowden dichiara:

“Abbiamo bisogno di livellare il campo di gioco e affrontare una palese disparità che costringe le emittenti tradizionali a
competere con una mano legata dietro la schiena”
.

Una precisa dichiarazione d’intenti dunque, che da un lato progetta di limitare lo strapotere dei players globali mentre dall’altro intende rafforzare presenza e rilevanza delle emittenti pubbliche. Sempre dalle parole di Oliver Dowden, nuovamente riportate da The Times:

“È giunto il momento di guardare a come possiamo sprigionare il potenziale delle nostre emittenti di servizio pubblico e allo stesso tempo assicurarci che gli spettatori e gli ascoltatori che consumano contenuti su nuovi formati siano serviti da un sistema equo e ben funzionante”.