Premio Carlo Bixio

Tra i premi hosted, per il MIA 2024 torna il Premio Carlo Bixio, giunto alla sua 12a edizione.

Il concorso, promosso da RTI, APA e RAI, è rivolto agli autori under 35 ai quali viene chiesto di presentare un progetto di serialità senza limiti di genere, che rispetti i valori di novità, originalità, creatività e internazionalizzazione di cui da sempre il Premio si fa promotore. Nel rispetto dell’alternanza – edizione dopo edizione – tra i 2 broadcaster promotori è stata RTI a mettere in palio i premi del 2024. 

Il Concorso vede il sostegno di SIAE che assegna la targa “SIAE Idea d’Autore” alla sceneggiatura che emerge per le sue caratteristiche di innovazione e creatività e da quest’anno anche il supporto di SanPaolo Invest, del Gruppo Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking che dà un riconoscimento al progetto che si sarà distinto per la qualità e la capacità di attrarre un pubblico internazionale.

La 12esima edizione del PREMIO CARLO BIXIO per il Miglior Concept di Serie è andato a Giovanni Mauriello per il progetto CHUKAR, per il racconto contemporaneo della periferia romana che qui mostra un volto autentico nella complessità, per la delicatezza dei personaggi che affrontano la crudezza del mondo con la grazia dei piccoli chukar, le pernici del Pakistan che danno il nome alla storia, restituendo uno sguardo vibrante e originale sulle tematiche dei diritti e dell’inclusione ma, soprattutto, sul tema più universale che c’è: l’amore. 

Il premio per la Migliore Sceneggiatura è stato vinto in ex aequo dal progetto DOPPIO FALLO di Annalisa De Filippis e Eleonora Ghezzi – Un racconto originale e nuovo, con due personaggi che non si dimenticano: Bruno, quarantenne, promessa mancata del tennis, e Asia, atleta adolescente AMAB, impegnata ad affermare sé stessa, sul campo e fuori. Due destini che si fronteggiano nella partita più importante, quella della vita. Due diverse solitudini, due numeri primi che si incontrano in una sceneggiatura che ha impressionato la giuria perché sfida ogni genere e crea un racconto unico – e dal progetto LA NUBE di Gianluca Tria e Lorenzo Garofalo, per il coraggio e la perizia nell’affrontare un argomento drammatico e spinoso della storia del nostro paese: il disastro di Seveso. Raccontato attraverso lo sguardo e la vita di persone comuni, vittime inconsapevoli di quella tragedia. Personaggi ben descritti e vividi che non si dimenticano. Ne viene fuori un racconto sociale appassionante e tensivo, un tratto di storia che ancora manca nella nostra narrazione.

Il Premio SIAE per la migliore sceneggiatura originale è andato a IL GIOCO DELL’OCA di Diego Pelizza, per la calibrata suspense e la ben orchestrata tensione narrativa con cui viene declinato uno spunto tra Black mirror e Squid Game: una crudele challenge mutuata dal classico gioco da bambini, ma stavolta dalla posta in gioco mortale, cui vengono sottoposte incolpevoli vittime impossibilitate a sfuggirne. 

Il Premio Fideuram per i giovani va al concept GLI INCERTI di Marco Pozzato e Matteo Calzolaio, per l’impianto narrativo ricco e variegato con cui questo concept esplora la vita di una casa-famiglia per ragazzi “borderline”, gestita appunto dalla famiglia Incerti, dal punto di vista del figlio adolescente Andrea. Le Problematiche di un classico “coming of age” si specchiano e si moltiplicano nelle esistenze di ragazzi variamente “a rischio”, continuamente in bilico tra ribellione e tenerezza, nel solco di un grande affetto e di una grande vocazione che cementa tutti i membri di questa famiglia più unica che rara: gli Incerti.