Al Mia incontro su ‘Alta Infedelta”, il programma di Stand by me sui tradimenti
Roma, 16 ott. (AdnKronos) – Ai telespettatori piace la vendetta del tradito. E’ uno dei segreti e retroscena svelati oggi al panel su ‘Alta infedelta”, il primo scripted reality italiano di cui si e’ parlato questa mattina al Mia, la prima edizione del Mercato internazionale dell’Audiovisivo inaugurato a Roma. ”L’idea di produrlo e’ nato dalla considerazione che il genere scripted reality funzionava molto bene – ha spiegato Alessandra Sogliani, executive producer di Discovery Networks Italy – abbiamo cosi’ iniziato a farci tentare a produrre il primo programma italiano di questo genere. Ci mancava un’idea forte e larga che potesse essere di appealing per tutti, adatta a una lunghissima serialita”’.
La soluzione e’ arrivata dalla Stand by me, la casa di produzione fondata da Simona Ercolani, specializzata in format originali e in storytelling. ”Quando Simona ci ha raccontato che le avevano chiesto di lavorare su uno scripted reality – spiega Annalisa Giaccari di Stand By me – abbiamo iniziato a studiare il palinsesto di Real Time (il canale su cui e’ trasmesso ‘Alta infedelta”, ndr). Siamo partiti dall’idea di ‘Sconosciuti’ (il format cult prodotto da Stand by me in onda su Raitre, ndr), che parla di storie di tutti i giorni, largo, replicabile, che tratta di persone comuni. Ci sono venuti in mente i tradimenti”.
”C’e’ stato un progetto creativo di tre settimane: ricordo – prosegue Giaccari – che c’era una tavolata in cui Simona ci aveva diviso tra traditori e traditi e lei stava a centro e moderava la discussione. Abbiamo raccontato le nostre vere esperienze personali, il programma e’ nato da una sorta di autoanalisi e di terapia. Ci siamo resi conto che la parte piu’ interessante dei nostri racconti verteva sui nostri sospetti e abbiamo capito che il tono piu’ giusto doveva essere quello del crime: il tradimento e’ un tema molto spinoso e controverso, non volevamo essere moralisti ne’ fare l’apologia del tradimento. Volevamo essere coinvolgenti ed empatici”.
Tv: boom per il format sulle corna, ai telespettatori piace quando c’e’ la vendetta
Al Mia incontro su ‘Alta infedelta”, il programma di Stand By Me sui tradimenti (ilVelino/AGV NEWS) Roma, 16 OTT – Ai telespettatori piace la vendetta del tradito. E’ uno dei segreti e retroscena svelati oggi al panel su ”Alta infedelta”’, il primo scripted reality italiano di cui si e’ parlato questa mattina al MIA, la prima edizione del Mercato internazionale dell’Audiovisivo inaugurato a Roma. ”L’idea di produrlo e’ nato dalla considerazione che il genere scripted reality funzionava molto bene- ha spiegato Alessandra Sogliani, Executive producer di Discovery Networks Italy- abbiamo cosi’ iniziato a farci tentare a produrre il primo programma italiano di questo genere. Ci mancava un’idea forte e larga che potesse essere di appealing per tutti, adatta a una lunghissima serialita”’. La soluzione e’ arrivata dalla Stand by me, la casa di produzione fondata da Simona Ercolani, specializzata in format originali e in storytelling. ”Quando Simona ci ha raccontato che le avevano chiesto di lavorare su uno scripted reality -spiega Annalisa Giaccari di Stand By me- abbiamo iniziato a studiare il palinsesto di Real Time (il canale su cui e’ trasmesso ”Alta infedelta”’) Siamo partiti dall’idea di Sconosciuti (il format cult prodotto da Stand by me in onda su Raitre), che parla di storie di tutti i giorni, largo, replicabile, che tratta di persone comuni. Ci sono venuti in mente i tradimenti. C’e’ stato un progetto creativo di tre settimane: ricordo che c’era una tavolata in cui Simona ci aveva diviso tra traditori e traditi e lei stava a centro e moderava la discussione. Abbiamo raccontato le nostre vere esperienze personali, il programma e’ nato da una sorta di autoanalisi e di terapia. Ci siamo resi conto che la parte piu’ interessante dei nostri racconti verteva sui nostri sospetti e abbiamo capito che il tono piu’ giusto doveva essere quello del crime: il tradimento e’ un tema molto spinoso e controverso, non volevamo essere moralisti ne’ fare l’apologia del tradimento. Volevamo essere coinvolgenti ed empatici”. Il programma ha avuto un successo clamoroso, con record di ascolti, una media di 346 mila spettatori, l’1,83% di share, ma soprattutto l’83 per cento in piu’ di quanto il canale faceva nello stesso orario prima di ”Alta infedelta”’. Per l’80 per cento si tratta di pubblico femminile e le puntate piu’ gradite sono risultate essere quelle che finiscono con la vendetta del tradito. ”Abbiamo fatto oltre duemila provini -spiega l’autrice di Stand by me- le storie si basano su un controllo maniacale del copione: non deve mai esserci un tono melo’, ne’ alcun giudizio sui personaggi, non devono essere coinvolti minori e occorre mantenere il passo crime. Tutte le 40 puntate si basano su storie vere anche se -conclude la Giaccari- quando si vede un format americano si e’ portati a essere meno critici con la credibilita’ mentre se si fanno programmi italiani si rischia sempre di essere meno credibili”. (com/onp) 144716 OTT 15 NNNN