Dati recenti mostrano che nel 2020 si è verificata un’alta richiesta di servizi streaming (OTT) per l’intrattenimento casalingo, con una conseguente spesa di ben 220 miliardi complessivi.

La pandemia è riuscita a toglierci la possibilità di uscire dalle nostre case ma non la voglia di svago e leggerezza. Da un report di Purely Streanomics, “An Industry Transformed” si evince come la richiesta di intrattenimento a casa sia aumentata a dismisura, riportando numeri strabilianti. Secondo la società di ricerca britannica, il 2020 è stato un anno di grandi trasformazioni per l’industria cinematografica e televisiva. Questa crescita, stimata del 26% rispetto al 2019, sembra destinata a non arrestarsi nel prossimo futuro e ancor di più data la recente ondata di fusioni tra le aziende mediatiche.

Con l’aumento di richiesta dei servizi streaming, nuove grandi piattaforme continuano ad entrare in scena. Di fatto, il 2020 ha dato il benvenuto alle piattaforme: Apple TV, HBO Max, Peacock e Disney+ , la quale entro giugno 2021, ha già raggiunto i 103.6 milioni di iscritti paganti.

Mentre emergono nuove piattaforme e la domanda del pubblico cresce, anche la spesa per la produzione di contenuti continua ad aumentare. Si stima infatti che nel 2020 siano stati spesi per acquisire e produrre nuovi lungometraggi e programmi televisivi ben 220.2 miliardi di dollari. Dal report possiamo vedere come in cima alle classifiche si ponga il colosso Disney con una spesa di 28.6 miliardi di dollari, mentre al secondo e terzo posto troviamo rispettivamente Warner Bros/ Discovery e Netflix con 20.8 e 15.1 miliardi, ai quali seguono: Amazon/ MGM (11.8 miliardi), Fox (11.3 miliardi) e Comcast (9.0 miliardi).

Per quanto riguarda le aree geografiche, i big spender sono sicuramente USA e Canada con 149.3 miliardi ma la maggior crescita di spesa rispetto al 2019 avviene, sorprendentemente, in Africa e Medio Oriente con un +46.3% e 2.8 miliardi di dollari di spesa. L’Europa si classifica seconda in termini di spesa con 32.6 miliardi ed una crescita del 11.8%, segue l’Asia con 27.7 miliardi (+19.8%), il Sud America con 5.2 miliardi (+32.9%)  ed infine l’Oceania con 0.9 miliardi (+32,5%).

Un trend che vale la pena segnalare è quello di una spesa crescente soprattutto per i film indipendenti, la cui spesa ammonta a più della metà dei 220 miliardi complessivi, con una crescita del 25% rispetto agli anni passati e che continuerà a crescere negli anni successivi.