Per creare nuove opportunità per il cinema indipendente svizzero, una legge che imponeva a le società televisive locali di investire in questo settore il 4% dei loro ricavi generati in Svizzera, sarà emendata, estendendo questo obbligo a streamer come Prime Video e Netflix per “restituire qualcosa alla cultura con cui si fanno i soldi”, ha commentato Matthias Bürcher del BAC (Ufficio federale della cultura), al panel intitolato “Industria cinematografica svizzera – Nuova legge sul cinema e nuove opportunità”, organizzato durante il Locarno Film Festival.

Si stima che potrebbero essere investiti nelle produzioni indipendenti fino a 20 milioni di dollari. Il fondo, che deve riguardare tutti i tipi di film, purché svizzeri o le coproduzioni ufficiali con la Svizzera, potrà essere erogato: concedendo licenze a film già realizzati; finanziando completamente il film; oppure attraverso co-produzioni.

Altro aiuto alle co-produzioni con la Svizzera arriva, invece, dal nuovo fondo nazionale creato per incoraggiare le coproduzioni internazionali nella fase di sviluppo, in cui i produttori svizzeri sono partner di minoranza. Questo nuovo fondo, di cui ne ha parlato Corinna Marschall, direttrice di Media Desk Suisse, ha un valore di 1,2 milioni di euro all’anno e finanzia tra i 23 e i 25 progetti all’anno.

“Questo schema di finanziamento intende facilitare l’adesione della Svizzera a progetti avviati e guidati da un partner straniero. E non è limitato all’Europa, ma è aperto a quei due Paesi, Messico e Canada, che hanno accordi separati”.

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