In occasione dell’evento See What’s Next,  il colosso dello streaming Netflix ha presentato la line up delle produzioni italiane, che arriveranno prossimamente sulla piattaforma. Si tratta di quattro nuovi progetti, che valorizzano il nostro genio creativo. Due lungometraggi ispirati a bestsellers: “Il treno dei bambini”, tratto dal libro di Viola Ardone, diretto da Cristina Comencini e “Il Fabbricante di lacrime”, adattamento dell’omonimo romanzo di Erin Doom, il libro più venduto in Italia nel 2022, la cui regia è affidata a Alessandro Genovesi.

Nel paniere anche due nuove serie: “Storia della mia famiglia” di Claudio Cupellini e “Adorazione”di Stefano Mordini, liberamente ispirata al romanzo di Alice Urciuolo. La prima racconta l’ultimo giorno di vita di Fausto, personaggio centrale della serie scritta da Filippo Gravino ed Elisa Dondi e prodotta da Mediawan-owned Palomar Film & TV. Adorazione è un progetto in sei episodi che racconta la storia di un gruppo di ragazzi della provincia laziale. La scomparsa di Elena porterà ognuno di loro a confrontarsi con il tema universale dell’adolescenza.

I quattro titoli vanno ad aggiungersi a una programmazione già annunciata, che include: “Nuova Scena – Rhythm + Flow Italia”, il rap show in otto episodi con Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain in cerca della nuova superstar della scena italiana, partendo dalle strade di Roma, Napoli e Milano; le seconde stagioni delle serie “Tutto chiede salvezza 2” e “La legge di Lidia Poët 2” e la serie spinoff di Suburra, “Suburraeterna”, che debutterà su Netflix il 14 novembre. Nella proposta autunnale anche la docuserie “Vasco Rossi – Il supervissuto”, in arrivo il 27 settembre.

Tinny Andreatta, vicepresidente dei contenuti italiani di Netflix, introduce così le nuove proposte:
«Le storie che, insieme ai nostri partner produttivi e ai tanti talenti coinvolti, stiamo preparando per il nostro pubblico italiano e internazionale hanno tre comuni denominatori. Sono storie autentiche, capaci di parlare al presente del presente e di interpellare emotivamente il pubblico sui temi più vicini alla vita che vive. Sono storie coraggiose perché toccano argomenti controversi e provocatori, sfidando tabù, pregiudizi e convenzioni; sono storie uniche, che, messe insieme, compongono un ricco mosaico che si rivolge a pubblici diversi e alle diverse necessità di trovare divertimento, curiosità, provocazione».

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