Entra in vigore il 9 agosto l’Accordo, firmato a fine giugno a Tokyo, di coproduzione cinematografica tra il Governo italiano e quello giapponese.
L’intesa, composta da 18 articoli e un allegato stabilisce che le coproduzioni approvate ai sensi dell’accordo siano assimilate alle opere nazionali, individuando i benefici a cui possono avere diritto e i requisiti richiesti ai produttori per ottenerli (art. 4).
Inoltre, all’interno dell’accordo vengono fissate le modalità di effettuazione delle riprese e di partecipazione del personale artistico e tecnico. Vengono definite le quote in percentuale degli apporti finanziari dei coproduttori e disposte in ordine alla possibilità di realizzazione di coproduzioni multilaterali.
Con una validità di 5 anni e un eventuale rinnovo tacito, l’obiettivo è quello di migliorare le connessioni tra i professionisti del cinema italiano e giapponese. Infatti, a una commissione mista, composta da funzionari ed esperti, viene affidato il compito di agevolare l’attuazione dell’Accordo e di valutare l’esistenza di un equilibrio complessivo tra le coproduzioni.
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