Il settore della produzione audiovisiva sta vivendo in questi anni un vero e proprio Rinascimento, per la capacità dei produttori indipendenti di interpretare al meglio le nuove sfide nazionali e globali ed anche grazie alle recenti politiche governative che hanno compreso l’importanza della rete delle aziende indipendenti e ne hanno sostenuto la crescita ai fini di aumentare le quote di mercato disponibile. In particolare, per quelle aziende che investono in contenuti innovativi e nell’internazionalizzazione.

L’Italia dell’audiovisivo ha già dato prova di avere la capacità di conquistare questo spazio, e ha attirato su di sé l’attenzione e l’apprezzamento di Broadcasters e Commissioning editors. C’è ora bisogno di un piano industriale articolato e sempre più dotato di automatismi che consenta, non solo alle eccellenze che si stanno consolidando, ma alla più ampia pluralità delle imprese, di avere strumenti disponibili per competere adeguatamente in un mondo sempre più complesso dal punto di vista del business e della tecnologia trasmissiva.

Il MIA è stato concepito secondo queste linee-guida e oggi, al terzo anno di vita, è sempre più orientato a sostenere le imprese nelle sfide globali che si trovano a fronteggiare.

Crediamo che, all’interno del progetto complessivo ed unitario del MIA, la formula del MIATV, con l’accento posto fortemente sulla promozione delle coproduzioni internazionali, rispecchi lo spirito fortemente innovativo delle nostre recenti serie televisive, mentre il MIADOC raccoglie gli interessanti spunti di arricchimento che i mercati più maturi portano alle imprese e agli autori italiani.