Le produzioni audiovisive potranno riprendere l’attività lavorativa grazie all’adozione del protocollo sanitario, frutto di un intenso lavoro che accorpa le richieste provenienti dalle varie categorie di settore.

Lo scorso marzo, numerose produzioni avevano dovuto interrompere i lavori in seguito alle disposizioni sull’emergenza sanitaria, comportando un fermo produttivo. Solo alcuni progetti sono potuti ricorrere a modalità di lavoro alternative e in condizioni eccezionali.

Il protocollo sanitario, che verrà presentato alle istituzioni preposte in riferimento all’attuale normativa, prevede la riorganizzazione delle norme di sicurezza sanitaria sul lavoro nei vari reparti, con un’attenzione particolare ai set. Pertanto, i comportamenti, le responsabilità, l’uso di strumenti e dispositivi di sicurezza e le procedure da adottare, sono stati rielaborati al fine di impedire il contagio da Covid-19.

Il protocollo sanitario è stato firmato dalle associazioni delle imprese dell’audiovisivo ANICA, APA, APE, LARA e da alcuni organismi sindacali come SLC-CGL e FISTEL-CISL sulla base del precedente documento del 24 aprile, condiviso dal Governo e dalle Parti Sociali, Associazioni dei datori di lavoro e Organizzazioni sindacali dei lavoratori, e delle norme in materia di sicurezza sul lavoro.