Nel nuovo panorama audiovisivo le serie hanno acquistato un ruolo sempre più preponderante e le donne insieme a loro. Sempre diverse bucano lo schermo nei panni di supereroine o vendicatrici, comunque protagoniste indiscusse. Non più relegate a ruoli marginali o di coprotagoniste, si scoprono in ruoli più complessi: attrici, produttrici e registe di successo.

Sex and the city è stata l’antesignana delle serie che celebrano la forza e l’autonomia delle donne e la crescente importanza del loro ruolo professionale, coniugando a queste tematiche la qualità della realizzazione che gli ha fatto vincere molti premi. Oggi a esprimere la voce femminile tra le tante è la serie Big Little Lies che, oltre a trattare tematiche quali la maternità e la violenza sulle donne, vanta nel cast Nicole Kidman, Reese Witherspoon, Laura Dern e dalla seconda stagione anche Meryl Streep, giganti del grande schermo che bene si sono adattate alla TV, come è già stato per Amy Adams in Sharp objects.

Il successo e la qualità delle serie sempre crescenti sono il risultato dell’unione di innovazione, dell’expertise del cinema e di storie forti che andavano raccontate. Tutti questi elementi danno vita ad una nuova realtà che rende evidente quanto ancora hanno da dare attrici di grande esperienza che possono mettere al servizio dello streaming e delle serie anni di lavoro, riempiendo alla perfezione anche il piccolo schermo.

Questo non avviene solo in America, ma anche in Italia, come nel caso di Elena Sofia Ricci in Vivi e lascia vivere. Uscirà infatti prossimamente la serie Petra, diretta da Maria Sole Tognazzi, in cui Paola Cortellesi interpreta un’ispettrice, un ruolo simile a quello di Vanessa Incontrada in Il Capitano Maria dove interpretava un ufficiale dei carabinieri. Tutto quindi fa pensare che questa tendenza non sia di passaggio, ma destinata a restare.