Conto alla rovescia per il Toronto International Film Festival (TIFF), che aprirà la 49a edizione giovedì 5 settembre, due giorni prima della conclusione di quello di Venezia, e si protrarrà fino a domenica 15 settembre. La sovrapposizione con il festival italiano non è solo nella tempistica, ma anche della selezione dei film: nel programma della sezione Centrepiece, che raccoglie e valorizza i titoli acclamati dai festival di tutto il mondo – in questa edizione provenienti da 41 paesi, 18 dei quali in anteprima mondiale – ci sono diversi film che vedremo a Venezia 81 e tra questi spiccano quelli per la produzione (o co-produzione) italiana.  Nell’elenco troviamo l’opera prima del regista torinese di origine iraniana Milad Tangshir, “Anywhere Anytime”, che strizzando l’occhio al classico di Vittorio De Sica “Ladri di biciclette” del 1948, ci ricorda che una cosa semplice come una bicicletta può garantire o distruggere la sopravvivenza di qualcuno.

I registi italiani, otto in totale, li troviamo spalmati in vari programmi. In particolare nella selezione Gala Presentations, riservata alle anteprime canadesi e mondiali di alto profilo, segnaliamo la presenza di “Because I Believe” di Cosima Spender, il documentario sul famoso tenore Andrea Bocelli, di cui si tratteggia il ritratto sullo sfondo dell’imponente concerto dell’anno scorso alle Terme di Caracalla, e “Il ritorno” di Uberto Pasolini (Italia, Regno Unito), l’adattamento del classico di Omero con Ralph Fiennes e Juliet Binoche.

Nel programma delle Presentazioni speciali, invece, troviamo il film di Maura Delpero “Vermiglio”, che racconta l’arrivo di un giovane soldato siciliano in un paese delle Alpi verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, e farà il suo debutto nordamericano anche “Queer”, film di Luca Guadagnino tratto dal romanzo del 1985 di William S. Burroughs.

Nella scaletta del programma delle presentazioni ufficiali del TIFF di quest’anno, anche, i titoli italiani “Iddu – L’ultimo padrino”   co-diretto da Antonio Piazza e Fabio Grassadonia e interpretato da Elio Germano e Toni Servillo;  “I dannati” di Roberto Minervini e “Diciannove” di Giovanni Tortorici,  film di formazione prodotto da Luca Guadagnino e girato in 35mm.

 

 

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