Pubblicati in Gazzetta ufficiale i decreti MiBACT con le disposizioni applicative per ottenere i Tax credit nel settore cinematografico e audiovisivo.

Sono 400 milioni le risorse complessivamente previste per Fondo Cinema e Audiovisivo 2018, di cui 227 milioni di euro sono dedicati proprio al Tax credit. Il primo dei due decreti del 15 marzo, pubblicati in Gazzetta ufficiale il 25 maggio 2018, contiene le disposizioni applicative in materia di credito d’imposta per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva. Decretato dal MiBACT, di concerto col Ministero dello Sviluppo Economico incentiva gli investimenti effettuati per la produzione di opere audiovisive italiane ed è destinato ai produttori indipendenti. Quali sono le opere a cui sono riservati gli incentivi del Tax credit? Gli incentivi sono concessi per la produzione di tre differenti categorie di opere: cinematografiche o film; audiovisive destinate al pubblico per mezzo di un’emittente televisiva nazionale; audiovisive destinate al pubblico per mezzo di un fornitore di servizi media audiovisivi su altri mezzi. Ai produttori spetterà un credito d’imposta pari al 30% delle spese sostenute – fino a un massimo di 300mila euro all’anno – per lo sviluppo di film e opere televisive e web.

Per ricevere tali incentivi bisognerà inoltrare richiesta alla Direzione Generale Cinema – MiBACT entro 60 giorni dal termine dell’effettivo sostenimento delle spese. Diversi gli incentivi per la produzione di opere cinematografiche ai cui produttori indipendenti spetta un credito d’imposta pari al 30% del costo eleggibile fino all’ammontare massimo di 8 milioni di euro all’anno. In questo caso la richiesta alla DG Cinema – MiBACT andrà inoltrata non oltre 90 giorni prima della data di inizio delle riprese. Per la produzione di opere televisive e web l’aliquota varia tra il 15% e il 30% del costo eleggibile in base alle caratteristiche delle opere, fino a 10 milioni di euro annui – la richiesta preventiva dovrà essere inoltrata anche in questo caso non oltre 90 giorni prima della data di inizio delle riprese.

Il secondo dei due decreti, pubblicati in Gazzetta ufficiale il 25 maggio, è dedicato alle disposizioni applicative in materia di credito d’imposta nel settore cinematografico e audiovisivo. Il decreto di sofferma su alcuni ambiti in particolare: imprese di distribuzione; sale cinematografiche; potenziamento dell’offerta cinematografica, attrazione di investimenti in Italia, investimenti di imprese esterne al settore.

Imprese di distribuzione. Il credito d’imposta per le imprese di distribuzione cinematografica e audiovisiva è riconosciuto in misura non inferiore al 15% e non superiore al 30% (40% nei casi previsti all’art. 16 della legge n. 220 del 2016) delle spese sostenute per la distribuzione nazionale e internazionale di opere italiane, fino a un massimo di 2 milioni di euro per impresa o per gruppo di imprese. Le opere audiovisive eleggibili sono i film, in relazione alla distribuzione cinematografica in Italia e alla distribuzione all’estero, e le opere audiovisive destinate alle emittenti televisive, nonché le altre opere audiovisive, in relazione alla sola distribuzione all’estero.

Sale cinematografiche. Il Tax credit è concesso tra il 40 e il 20% del costo eleggibile in base all’intervento predisposto sulle sale, come ristrutturazione, realizzazione nuove sale, adeguamento tecnologico, investimenti in sale storiche, ecc. Il credito d’imposta non può essere autorizzato in misura superiore a 2 milioni di euro annui per ciascuna impresa o gruppo di imprese e spetta a condizione che l’impresa di esercizio cinematografico presenti alla DG Cinema la richiesta preventiva non oltre 120 giorni prima della data di inizio dei lavori.

Potenziamento dell’offerta cinematografica. Il credito di imposta diretto a potenziare l’offerta cinematografica e in particolare la presenza in sala di opere audiovisive di nazionalità italiana o di altro Paese dell’Unione europea è concesso fino ad un massimo del 20% degli introiti. Il decreto non individua un limite temporale per la presentazione della domanda alla DG Cinema, che entro 30 giorni dalla ricezione della stessa, comunica il riconoscimento o il mancato riconoscimento del beneficio.

Attrazione di investimenti in Italia. Il Tax credit è riconosciuto alle imprese di produzione esecutiva e di post-produzione, in misura non inferiore al 25% e non superiore al 30% della spesa sostenuta sul territorio nazionale per la realizzazione di opere cinematografiche, televisive, web, o parti di esse, non aventi il requisito della nazionalità italiana, realizzate utilizzando manodopera italiana, su commissione di produzioni estere. L’agevolazione è concessa entro il limite massimo annuo di 20 milioni di euro.

Investimenti di imprese esterne al settore. L’ultimo Tax credit è riconosciuto in percentuale sull’apporto in denaro effettuato per la produzione di opere cinematografiche dalle imprese esterne associate in partecipazione alle imprese di produzione cinematografica. Il beneficio è riconosciuto in una prima fase fino al 30% degli apporti in denaro versati a titolo di investimento di rischio per la produzione di film di nazionalità italiana di lungometraggio, fino all’importo massimo annuo di un milione di euro per impresa e 2 milioni di euro per gruppo di imprese. A decorrere dal 1° gennaio 2020, invece, il credito di imposta è riconosciuto nella misura del 20%.