I due piani di Palazzo Massari, ex Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara, sono stati completamente ridisegnati per creare uno “spazio” destinato a ospitare una selezione dell’Archivio Antonioni, un percorso espositivo fluido che ricorda uno dei piani sequenza del regista.

Il progetto museografico è a cura di Dominique Païni, già direttore della Cinémathèque Française e del dipartimento culturale del Centre Pompidou e sviluppa cronologicamente il racconto dell’attività cinematografica, ma anche quella critica, letteraria e artistica di Antonioni: dal tramonto del neorealismo alla cosiddetta “trilogia della modernità”, dalle pellicole angloamericane al ritorno alle origini e alla tradizione artistica italiana e ferrarese.

Al piano terra la narrazione si articola attraverso cinque settori espositivi monolitici e culmina nelle sale immersive dedicate alla visione di sequenze del cinema di Antonioni. Al primo piano, invece, la grande sala è organizzata con pannelli mobili che accompagnano le diverse necessità funzionali della programmazione museale: open space per proiezioni, conferenze ed eventi, ambienti modulari per allestimenti temporanei, spazi per laboratori.

L’archivio, costituito da oltre 47.000 pezzi  (film, manifesti, sceneggiature originali, fotografie di scena, disegni e dipinti di Antonioni, la biblioteca e la discoteca privata, i premi e l’epistolario intrattenuto con i maggiori protagonisti della vita culturale del secolo scorso) è stato oggetto di un ambizioso progetto di ricerca e catalogazione acquisito dal Comune di Ferrara direttamente da Antonioni e da Enrica Fico.

Photo Credits: ETH-Bibliothek Zürich, Bildarchiv / Fotograf: Krebs, Hans / Com L10-0197-0003-0001 / CC BY-SA 4.0, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, Wikimedia Commons