La presentazione del Rapporto sulla produzione audiovisiva nazionale 2023 a cura di APA – Associazione Produttori Audiovisivi si è tenuta oggi 13 ottobre 2023 nel corso della nona edizione del MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo.

Il panel, che si è tenuto nella Sala 5 del Cinema Barberini, è stato presentato da Chiara Sbarigia, Presidente di APA. Nel corso della talk sono poi intervenuti Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato alla Cultura, Eleonora Andreatta, Vice President Italian Originals di Netflix, Antonella d’Errico, Executive Vice President Content di Sky Italia, Antonella Dominici – Senior Vice President Streaming South Europe Middle East & Africa per Paramount+ and Pluto TV, Giampaolo Rossi, General Manager, RAI e Gina Nieri, Executive Director Mediaset. L’evento è stato moderato da Elisabetta Stefanelli, Caporedattrice cultura e spettacolo ANSA.

Focus dell’evento è stata la presentazione del quinto Rapporto sulla produzione audiovisiva nazionale, strumento importante per valutare lo stato di salute del settore, anticiparne lo sviluppo futuro nell’ottica di meglio indirizzare le dinamiche normative e industriali dell’audiovisivo nazionale.

Eleonora Andreatta è stata una delle prime a prendere parola, illustrando le sfide future per la produzione audiovisiva italiana: “La diffusione della lingua italiana è una cosa a cui noi teniamo tantissimo. L’Italia è molto conosciuta all’estero per il grande fiorire dell’industria degli anni ’60 e questo ha creato un immaginario che è ancora vivido. La nostra sfida è quella di raccontare un Italia contemporanea in cui il pubblico si riconosca, che sia al passo coi tempi.”

Antonella D’Errico ha poi preso parola soffermandosi in particolar modo sui punti di forza delle produzioni nostrane: “Quello che penso si sia dimostrato molto vincente per l’industria audiovisiva italiana sono la qualità e la capacità di focalizzarsi su tematiche nazionali accattivanti all’estero. Ad esempio i lungometraggi prodotti con Vision Distribution, L’ultima Notte d’Amore e Adagio, hanno grande potenziale per la distribuzione estera e un linguaggio moderno.”

Antonella Dominici ha invece delineato la strategia che Paramount sta adoperando per il mercato italiano: “Paramount è entrata con titoli diversi che nessuno aveva fatto. Abbiamo immesso produzioni di vario genere, perché abbiamo l’ambizione di intrattenere il nucleo familiare e l’obbiettivo di elevare catalogo oltre agli IP molto forti provenienti dagli Stati Uniti. (…) Gli esperimenti sono stati diversi, come ad esempio Circeo che è stata una bellissima occasione per raccontare una storia italiana e per riflettere su un tema molto ampio come la violenza sulle donne.”

Giampaolo Rossi ha poi inquadrato la situazione descritta dal documento: “Questo rapporto dice sostanzialmente che il mercato audiovisivo italiano è in una fase di attesa, dopo il rimbalzo finita la pandemia, e ribadisce la centralità del servizio pubblico nel sistema”.

Gina Neri ha commentato i dati presentati soffermandosi sul confronto fra Italie e altri paesi europei: “C’è una competizione altissima che è stata foriera di maggiori contenuti ma anche di aumenti dei costi. Io credo che ci sia necessita di immettere tante risorse nel sistema dell’ audiovisivo italiano. È assolutamente indietro rispetto a tutti gli altri grandi paesi dell’Europa.”

Lucia Borgonzoni ha invece rimarcato la necessità di adeguare ai tempi il tax credit: “lo strumento del tax credit va rivisto per evitare sprechi e tenendo conto della doppia natura, culturale e imprenditoriale, del sistema dell’audiovisivo nazionale.”