Si è tenuto oggi nel corso della nona edizione del MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo il panel Netflix, The Craft of European Storytelling: A Spotlight on Italy, Spain and The Nordics.

Il panel è stato aperto da un’esibizione live di Raffaele Costantino.

A ricoprire il ruolo di speaker nella cornice del Cinema Barberini sono stati Eleonora Andreatta, VP Content Italy, Diego Ávalos, VP Content Spain and Portugal, e Jenny Stjernströmer Björk, VP Content Nordics per Netflix. L’evento è stato moderato da Eva Carducci

Il focus dell’evento sono stati il processo creativo e produttivo del gruppo, la linea editoriale sul contenuto europeo e lo slate in sviluppo e produzione tra film, serie, documentari e progetti unscripted.

Eleonora Andreatta ha spiegato al pubblico presente in sala la strategia adottata dal ramo italiano di Netflix. ” L’idea è quella di incontrare un pubblico molto vasto con qualsiasi tipo di storia sia rilevante. Vogliamo creare storie italiane autentiche, lavoriamo con i produttori, vogliamo dare un elemento di umanità. Un esempio fra tanti è ZeroCalcare, che ha una voce forte ed è un artista puro. Una varietà di talenti ha deciso di fidarsi di noi, come Vasco Rossi e Ferzan Ozpetek, il cui prossimo film sarà presentato al Festival di Roma la prossima settimana. Anche Alessandro Borghi lavora a stretto contatto con Netflix, con Suburra e Super Sex. Stiamo anche realizzando il primo talent show chiamato Nuova Scena.”

Diego Ávalos ha poi illustrato il lavoro che Netflix sta facendo in Spagna e Portogallo, soffermandosi in particolar modo sul cambio di marcia che il colosso dello streaming ha effettuato negli scorsi anni: “Quando abbiamo iniziato a lavorare a Netflix ci siamo concentrati solo su contenuti hollywoodiani, ma in seguito abbiamo visto l’opportunità di condividere cose di altri Paesi, come la Spagna, e credo che sia davvero importante che le persone possano imparare da altre culture anche senza conoscerne la lingua.”

A prendere parola è stata poi Jenny Stjernströmer Björk che dopo aver delineato la strategia di Netflix per il Nord Europa ha spiegato quale sia l’atteggiamento che contraddistingue la società: “Bisogna andare ancora più a fondo, essere più coraggiosi e sorprendere con nuove storie, aggiungendo serie di documentari, costruendo nuovi generi e tipi di contenuti. Abbiamo un format ‘Love It Blind’, che viene dagli Stati Uniti e di cui faremo una versione svedese”.