Chiude la 76esima edizione del Locarno Film Festival con un bilancio, grazie alle proiezioni, cresciuto del 14.3% rispetto all’anno precedente, che tradotto in numeri è di 146.930 spettatori. Anche la partecipazione dei professionisti del settore è cresciuta del 31%, gli accreditati, inclusi quelli online, sono stati 4.639, di cui 1.530 rappresentanti dell’industria cinematografica e 783 giornalisti e fotografi.
Nel palmarès, annunciato a conclusione del festival, oltre alla vittoria di Mantagheye bohrani (Critical Zone), pellicola di Ali Ahmadzadeh, troviamo anche la presenza di due film passati per il MIA:
Pardo per la migliore regia della Città e della Regione di Locarno a Maryna Vroda per Stepne, Ucraina/Germania/Polonia/Slovacchia presente nel 2020 nella sezione C EU Soon.
Pardo per la migliore interpretazione a Dimitra Vlagopoulou per Animal di Sofia Exarchou, Grecia/Austria/Romania/Cipro/Bulgaria, che è stato selezionato al Film coproduction market sempre nel 2020.
Marco Solari, presidente uscente del festival, commenta questa edizione: “Il mio obiettivo prima di lasciare questo incarico era quello di assicurarmi che il Festival avesse la forza per posizionarsi, e porre la Svizzera, tra le maggiori realtà culturali a livello globale. I risultati ottenuti con questa 76esima edizione, frutto di un enorme lavoro di squadra, confermano che Locarno è una realtà sempre più strategica per l’industria del cinema, e questo non potrà che portare benefici al territorio locale e nazionale.”
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