Letterboxd è una piattaforma per valutare film con un voto da una a cinque stelle, che nasceva nel 2011 con le caratteristiche di un cineclub per cinefili nerd. Grafica poco curata per mettere in risalto il protagonismo degli utenti, che recensivano i film sapendo di parlare a una platea colta, in grado di cogliere le citazioni e “collezionare” le locandine dei film di cui si parlava.

Passando attraverso la pandemia, e nonostante aver raggiunto più di 10 milioni di account, cinque volte la sua dimensione nel 2019, l’app continua oggi ad attirare la stessa tipologia di pubblico. Sul piano anagrafico la metà degli utenti attivi della piattaforma ha meno di 35 anni e più della metà di questo gruppo ha tra i 16 e i 24 anni. Inoltre, secondo le statistiche, l’orientamento principale è verso i film più vecchi con effetti più che tangibili sulla programmazione reale dei cinema.

L’American Cinematheque, che programma proiezioni in tre sale di Los Angeles, grazie a Letterboxd ha triplicato i suoi membri rispetto al pre-pandemia “Se si va a una proiezione di ‘La finestra sul cortile’ o di un film di Akira Kurosawa, c’è il tutto esaurito. E ne sareste sorpresi: L’età media per questi film è probabilmente intorno ai 27 anni”, afferma Grant Moninger, direttore artistico dell’organizzazione.

I numeri raggiunti dall’app hanno attirato compratori sempre più numerosi e facoltosi, e di fronte a una generosa offerta da cinquanta milioni di dollari fatta da Tiny, azienda canadese specializzata in acquisizioni di promettenti realtà, i due fondatori di Letterboxd hanno ceduto l’attività.

Non solo compratori importanti, sono arrivate anche “iscrizioni prestigiose” alla piattaforma, come quella di Martin Scorsese durante la campagna promozionale di Killers of the Flower Moon. Per ora ha consigliato due liste di film: la prima riguarda i “fondamentali” della storia del cinema. L’altra è l’elenco dei film che hanno fatto da ispirazione ai suoi film. Un regalo importante per condividere con il regista lo stesso immaginario.

Photocredits: Tyson Moultrie su Unsplash