Le innovazioni approntate dalle Intelligenze Artificiali necessitano di una speculare evoluzione del diritto d’autore, ma tecnologia e diritto battono tempi diversi.

Risulta infatti difficile inquadrare i prodotti di intelligenze artificiali in un’ottica di copyright: nella mancanza di un apporto umano nella creazione di un’immagine, la linea seguita dall’Unione Europea e dal resto del mondo è considerare l’opera di pubblico dominio.

Se invece a rimanere preponderante non è tanto il lavoro svolto dalla IA ma piuttosto quello di una persona, potrebbe allora essere riconosciuto e tutelato un diritto d’autore.

Un ulteriore problema si pone in ordine al lavoro compiuto a monte dalle intelligenze artificiali per produrre opere: consumando innumerevoli dati trovati sul web, esse rischiano di minare il diritto d’autore dei proprietari di tali dati.

In quest’ottica la Direttiva 2019/790 sul diritto d’autore nel mercato unico digitale ha stabilito che debbano essere gli autori stessi ad attivarsi affinché le loro opere non siano usate dalle IA, ma è evidente che saranno necessari ulteriori interventi in materia per riuscire a ottenere un quadro normativo adeguato.