La 74esima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino è entrata nel vivo. Dopo l’inaugurazione da parte della star del film Oppenheimer Cillian Murphy con il suo ultimo film Things Like These di Tim Mielants, le proiezioni e gli eventi nella capitale tedesca si susseguono a ritmo serrato.

Ieri sera l’Ambasciata d’Italia a Berlino ha ospitato un ricevimento per celebrare il cinema italiano. Tra gli intervenuti c’erano Claudia Roth, ministra di Stato per la Cultura e i Media in Germania; Lucia Borgonzoni, Sottosegretario al ministero della Cultura; Carlo Chatrian, direttore artistico della Berlinale; Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà e Juergen Boos, direttore della Frankfurter Buchmesse. Nell’anno dell’Italia come Country in Focus all’European Film Market, tanti erano gli ospiti presenti, dai rappresentanti delle istituzioni al mondo del cinema italiano.

L’Ambasciatore italiano a Berlino, Armando Varricchio, nel corso della serata ha sottolineato come l’Italia rappresenti un set cinematografico ideale, grazie alle sue bellezze naturali e al suo patrimonio artistico-culturale, ma anche alla professionalità di artigiani e lavoratori qualificati in tanti campi.

Il cinema in tutte le sue forme al centro di un Festival fondamentale per l’industria audiovisiva. Quest’anno, inoltre, verrà assegnato l’Orso d’oro alla carriera a Martin Scorsese, e ci sarà un omaggio al regista e sceneggiatore tedesco Edgar Reitz con la Berlinale Camera.

Tra le pellicole italiane presenti in questa edizione, troviamo in concorso Another End di Piero Messina e Gloria! di Margherita Vicario che gareggeranno con gli altri 18 film in gara per l’Orso d’oro.

Ma non è finita qui: l’Italia è presente anche nella sezione Generation con il film Quell’estate con Irène di Carlo Sironi, mentre nella sezione Forum troviamo Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio. Inoltre, tra le serie televisive, particolare attenzione a Dostoevskij, ideata, scritta e diretta dai fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo per Sky Original che tornano al Festival dopo il loro esordio con La terra dell’abbastanza, presentato nella sezione Panorama del Festival nel 2018, e Favolacce, in concorso nel 2020, che valse loro l’Orso d’Argento per la Sceneggiatura. E ancora, per concludere, Supersex targato Netflix con Alessandro Borghi e liberamente ispirato alla vita di Rocco Siffredi.

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