Una vetrina internazionale per più di 20 documentari italiani con Italians Doc It Better a MIA 2018. Una selezione che mostra un settore ricco di progetti interessanti.

“Quest’anno abbiamo portato al MIA il meglio dei documentari italiani l’anno prossimo speriamo di portarli tutti”, così Marco Spagnoli ( responsabile MIA|DOC) ha introdotto Italians Doc It Better. Le proposte più interessanti del mercato italiano si propongono ai buyer internazionali  ai rappresentanti della stampa e a tutti gli operatori del settore.

Ecco la selezione di documentari di Italians Doc It Better a MIA 2018:

  • SAMOUNI ROAD, il produttore Marco Alessi: “Uno dei miei obiettivi è andare sotto la superficie del linguaggio del documentario. Le persone a cui questo documentario è dedicato si meritano questo tipo di  attenzione”.
  • 1938 DIVERSI, Carolina Levi (Tangram film): “La domanda che ci siamo posti mentre giravamo questo documentario è perché il populismo stava tornando. E per scoprirlo abbiamo studiato come fece Mussolini al suo tempo”.
  • PERTINI – THE FIGHTER, “Questo documentario è stato prodotto da Sky. È un documentario particolare, perché cerchiamo di raccontare la vita di Pertini attraverso il linguaggio del documentario, usando anche l’animazione”
  • BALENTES – THE BRAVE ONES, Lisa Camillo (regista):  “Pensavo di tornare nella mia isola natia per girare un documentario sulla bellezza della Sardegna, invece mi sono ritrovata a combattere come Davide contro Golia”
  • ZECCHINO 60, David Moscato “La storia riguarda un programma con cui siamo cresciuti di rilevanza internazionale” .
  • ISIS TOMORROW – THE LOST SOULS OF MOSUL, Gabriele Immirzi “Con questo documentario abbiamo ottenuto un’immagine drammatica di una storia che si ripete di famiglie abbandonate e abusate da chiunque”
  • THE PASSION OF ANNA MAGNANI, Massimo Arvat (produttore): “Il film è per ricostruire la storia di Anna Magnani e per conoscere la donna dietro la leggenda”.
  • BARRIO MILANO, Alessandro Genovese: “Grazie all’accesso alle prove di processi e investigazioni abbiamo potuto dare a questo documentario un forte realismo”.
  • MARGHE AND GIULIA, Mattia Mariotti (Sky Atlantic): “Questo documentario parla di 2 YouTubers italiani molto seguite. Con loro entriamo in un mondo in cui la linea di confine fra show e vita reale diventa estremamente sottile”.
  • MICHELANGELO ENDLESS, Cosetta Lagani: “Questo docufilm appartiene ad una serie di documentari incentrati sull’arte di grandissimo successo in Italia e nel Mondo”.
  • HUI HE THE SOPRANO FROM THE SILK ROAD, Agnese Fontana: “E’ una delle prime produzioni cino-italiane. Siamo affascinati dalla storia di questa artista, vicina al DNA della cultura italiana”.
  • THE HIJACKER, Alex Infascelli : “Raphael Minichiello è il perfetto antieroe. Il documentario su di lui racconta una storia che è a metà fra Forrest Gump e Rambo”.
  • THE THREAD OF ALLIANCE: “Quello che vogliamo dire con questo progetto è che siamo tutti parte dell’umanità”.
  • FRIEDKIN UNCUT, Francesco Zippel: “Nel documentario abbiamo star di tutta Hollywood. Ha avuto un grande successo a Venezia”.
  • A BEAUTIFUL SUMMER, Gianni Vukai (regista): “Abbiamo cercato di andare più vicino possibile all’anima del problema dimenticandoci delle disabilità di queste persone”.
  • NEVER WHISTLE ALONE,  Marco Ferrari: “Quando diventi un whistle blower la tua vita si complica. abbiamo speso 2 anni su questo documentario per parlare con persone che si trovassero con questo dilemma. Il risultato è un documentario che sembra una storia thriller”.
  • ONE MORE JUMP, Emanuele Gerosa (regista): “Sono stato immediatamente colpito dalla storia di questi due e la loro storia per riottenere la loro libertà e offrire un alternativa alla guerra ai nuovi giovani a Gaza”.
  • WIND OF SWABIA, Gabriele Gianni: “Questo documentario racconta molte storie tutte attorno alla centrale elettrica di Brindisi , e sulla controversia che si è creata su di essa. Il film cerca di trovare un punto di incontro fra economia e inquinamento. Attraverso Brindisi possiamo conoscere la forma di un problema di rilievo internazionale”.
  • MY HOME, IN LIBYA: “Il tema principale è una riflessione sul valore e il significato di casa”.
  • BELLISSIME: “Questo è un film basato su un libro di Flavia piccini su baby modelle in Italia. Abbiamo incontrato questa ragazza Arianna che era stata una baby modella e abbiamo cercato di investigare su questo mondo e del rapporto fra madre e figlie e della bellezza come valore”.
  • AS IT IS ON EARTH, Luigi Ciotti: “La storia di ciotti racconta le difficoltà di provare ad attivarsi per la società. C’è un grande popolo che è in silenzio e a quello ciotti e il documentario si rivolge”.
  • WHAT YOU GONNA DO WHEN THE WORLD’S ON FIRE?
  • THE BLACK SWAN: “E’ un documentario su ponte  Morandi. Il documentario si concentra sulle immagini prese 2 ore dopo il crollo con pompieri e unità forense. Sono state fatte fra le macerie e ciò che rimane del ponte. Abbiamo potuto coprire i primi 4 giorni di dopo crollo e intervistato testimoni poliziotti pompieri. Non è un reportage cercando colpevoli ma la storia del ponte da un punto rivista diverso, quello delle vittime che si sono salvate o che non ci sono più”.