Nell’audizione in Commissione di Vigilanza, il presidente dell’Associazione Produttori Televisivi Giancarlo Leone ha chiesto regole di pianificazione pluriennale nel contratto di servizio per la Rai. Dall’extragettito del canone si devono garantire più risorse a Viale Mazzini. In vista del parere della bicamerale sul contratto di servizio per la Rai, Leone ha evidenziato i dati positivi dell’impianto del contratto, avanzando proposte migliorative come la necessità di “prevedere regole di pianificazione annuale e pluriennale per fiction e cinema, perché quelle attualmente in vigore non vengono applicate”. In particolare il presidente dell’Apt ha chiesto di prevedere una limitazione temporale dei diritti, mediamente di un lustro, e di individuare modalità di valorizzazione dei singoli diritti, soprattutto di quelli non direttamente riferibili a Rai, in particolare pay e vod, che andrebbero lasciati alla disponibilità del produttore. “Serve una maggiore presenza della produzione indipendente nelle quote dei documentari”, ha aggiunto Leone, proponendo inoltre l’istituzione di una direzione documentari e di modificare le quote di calcolo degli investimenti. E dato che la Rai investe sulla cultura e sull’audiovisivo parte dei propri ricavi, ha invitato il governo ad attenuare l’ammontare dell’extragettito del canone in bolletta che oggi va allo Stato per garantire risorse certe per l’ente pubblico.