Questa settimana è considerata decisiva per alcuni snodi interni al settore audiovisivo italiano, con l’elezione dei 4 membri del Cda Rai e la nomina del nuovo presidente di ANICA. Su quest’ultimo punto, il Consiglio Generale dell’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali si è appena espresso.
Al termine del percorso previsto dallo Statuto di Confindustria, l’organo deliberante – composto dall’Unione Produttori, Editori e Distributori Cinematografici, Imprese Tecniche, Editori e Creators Digitali, Editori Media Audiovisivi, Esportatori Internazionali e Associazioni aderenti – ha oggi designato Alessandro Usai come successore del presidente uscente, Francesco Rutelli.
Rutelli si è congratulato con il suo successore e, a sua volta, è stato ringraziato per «l’enorme lavoro svolto nel corso degli anni del suo mandato, che ha portato al raddoppio degli Associati, delle Unioni, all’adesione di Cartoon Italia e al conseguimento di risultati importanti per l’Associazione e per tutta l’industria cineaudiovisiva».
Alessandro Usai, classe 1971, da ben 14 anni è il Ceo di Colorado Film, una delle principali case di produzione italiane, famosa per film come quelli di Gabriele Salvatores, tra i fondatori della casa di produzione, e per lo show televisivo “Colorado”. È tra le pochissime realtà nell’audiovisivo a fare “horror”, “thriller”, “action” e “commedie family” e ha prodotto successi internazionali come “Il Fabbricante di Lacrime”, che è ancora oggi il film “made in Italy” più visto su Netflix.
L’imprenditore, prima di approdare a Colorado, ha ricoperto vari ruoli di rilievo, maturando credibilità nel settore, sia nella direzione generale di Cinecittà Holding, che nell’amministrazione di Mikado Film (Gruppo De Agostini).
Il presidente neoeletto dichiara nelle note: «Ringrazio per la fiducia che viene riposta in me, auspicando che sia confermata dall’Assemblea. Intendo mettere a disposizione degli associati e dell’intero settore le esperienze maturate in tanti ambiti della filiera. Individuerei come primo obiettivo la promozione della centralità dell’industria cinematografica e audiovisiva per il grande valore che genera, sia sul fronte economico e occupazionale sia per il ruolo che ha nella costruzione dell’immaginario e delle identità contemporanee».
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