Presentata la quarta edizione del rapporto “Il sistema audiovisivo: evoluzione e dimensioni economiche”, curato da eMedia e Istituto Bruno Leoni. Lo studio stima per il 2023 un valore di 14,9 miliardi di euro per il comparto audiovisivo nazionale, con un incremento del 3,9% rispetto all’anno precedente.
Secondo Emilio Pucci (eMedia), l’audiovisivo si inserisce in un settore più ampio – comunicazione e spettacolo – che vale 53 miliardi di euro e incide per il 2,5% sul PIL italiano. La crescita del digitale, spinta anche da intelligenza artificiale e contenuti immersivi, sta trasformando il mercato, ma permangono criticità: investimenti pubblici inferiori rispetto ad altri Paesi europei e una limitata propensione delle famiglie alla spesa per prodotti culturali.
Il rapporto individua quattro tendenze chiave per il futuro: la progressiva fusione tra offerte lineari e non lineari, la crescente competizione delle piattaforme globali, il passaggio di talenti e format tra video sharing e TV, e un maggiore focus sullo short form da parte dei broadcaster.
La presentazione ha visto un dibattito con esponenti di governo e industria su temi cruciali come regolamentazione, innovazione e fiscalità digitale. In chiusura, Federico Mollicone (VII Commissione Cultura) ha sottolineato la forte crescita del settore audiovisivo italiano e il ruolo strategico del tax credit nel rendere il Paese sempre più attrattivo per le produzioni internazionali.
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