Non si arresta la crescita di consumo di video online. I film restano il genere più amato dagli over 65 mentre i giovani seguono di più gli show TV.

Guardare video online sta diventando un’abitudine sempre più diffusa tra persone di tutte le età e di tutto il mondo. A certificarlo è il report “State of Online Video 2018” curato da Limelight Networks e basato su un sondaggio effettuato tra consumatori provenienti da Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Filippine, Singapore, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti. Spendiamo, innanzitutto, sempre più tempo a vedere video in streaming: nel 2018 in media 6 ore e 45 minuti alla settimana, in decisa crescita rispetto alle 4 ore e 28 minuti del 2016. Il record spetta alle Filippine con 8 ore e 46 minuti mentre il valore più basso si registra in Germania con 5 ore e 4 minuti. Senza sorpresa, è il pubblico junior il principale consumatore di contenuti online: i giovani di età compresa tra i 18 e 25 anni guardano in media 9 ore e 13 minuti di video mentre gli over 60 si fermano a 4 ore e mezza per settimana.

Anche con un offerta sempre più variegata, i programmi più visti restano comunque i film, seguiti dagli show TV, le news e gli sport. Nel dettaglio i film riscontrano particolare successo in Francia, India, Italia, Filippine e Singapore mentre gli show TV sono il genere preferito in Giappone, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti. La Germania, invece, è l’unico Paese dove le news rappresentano il contenuto più popolare. Anche su questo aspetto il fattore età influenza i gusti: gli spettatori nella fascia 18-25 anni preferiscono guardare gli show TV mentre i più anziani sono i più appassionati di film. Le news e gli sport sono invece i più seguiti da coloro che hanno tra 26 e 35 anni.

In Francia, Germania, Italia, Giappone e Regno Unito il device che viene maggiormente utilizzato per accedere ai video online è il computer, al contrario di India, Filippine, Singapore, Corea del Sud e Stati Uniti dove il dispositivo più diffuso per seguire video online è lo smartphone. Se da una parte i giovani prediligono il cellulare come strumento di accesso allo streaming, dall’altra, gli over 45, invece, sembrano trovarsi più a loro agio con il PC.