La commissione giuridica (JURI) del Parlamento Europeo e la commissione del Mercato Interno e Protezione dei Consumatori (IMCO) voteranno rispettivamente il 23 marzo e nel mese di aprile riguardo alla proposta di legge sulla Regolamentazione del Geo-blocking. La proposta vorrebbe impedire il geo-block non giustificato tra i paesi membri dell’Unione. In particolare, gli articoli 1 e 9 della proposta riguardano l’inclusione dei servizi di riproduzione audiovisiva online nella regolamentazione. In vista della votazione, la European Film Agency Directors (EFADs) ha espresso un parere contrario, sostenendo che la rimozione del geo-blocking sarebbe deleteria per l’intera industria della produzione e distribuzione.

La EFADs sostiene infatti che è cruciale che l’esclusività territoriale non venga meno, in quanto principio fondamentale per incoraggiare l’investimento e le co-produzioni europee. Per avvalorare la propria tesi, la EFADs prende come esempio la serie The Young Pope di Paolo Sorrentino: senza il geo-blocking a garantire l’esclusività di distribuzione territoriale, broadcaster come Sky UK e Canal+ non avrebbero avuto ragione di investire nella produzione. La possibilità, infatti, che il pubblico potesse accedere ai contenuti prima che i broadcaster li distribuissero nei propri territori avrebbe disincentivato i loro investimenti.

Stesso discorso, continua EFADs in un articolo sul proprio sito, vale per il cinema: la rimozione del geo-blocking farebbe venir meno i principi della diversità culturale europea e offrirebbe una minor scelta al pubblico europeo, oltre che una più debole circolazione e distribuzione di progetti di co-produzione e la concentrazione di potere nelle mani di pochi players dominanti.

EFADs vorrebbe incoraggiare i legislatori a concentrarsi sulla lotta alla pirateria, sulla promozione di progetti europei, su una politica di trasparenza riguardo ai dati delle performance sui servizi di VoD e sulla costruzione di un’audience maggiormente attenta alle produzioni europee, in collaborazione con le case di distribuzione nazionali.