Ad oltre trent’anni dalla sua scomparsa, Eduardo De Filippo diventa protagonista di una serie televisiva, diretta da Mario Martone e prodotta da Publispei. Il progetto è ispirato al libro di Maurizio Giammusso Vita di Eduardo, e seguirà la figura dell’artista negli anni del fascismo, della guerra e del dopoguerra italiano, nella Napoli del Novecento.

È la prima volta che Martone, già regista di un’altra biografia illustre come quella di Giacomo Leopardi (Il Giovane Favoloso), si confronta con la serialità e lo fa con un progetto dal respiro internazionale sviluppato insieme a Ippolita Di Majo e che affronta la vita di Eduardo non solo dal punto di vista artistico ma anche personale, narrando della sua famiglia di geniali teatranti (il padre, Eduardo Scarpetta e i figli, Peppino e Titina), oltre al rapporto con il contemporaneo Totò.

Esiste però un altro progetto sullo stesso attore napoletano, in lavorazione da un anno e mezzo, prodotto da Pepito Produzioni per la regia e la sceneggiatura di Sergio Rubini, incentrato più sulla giovinezza di Eduardo,  i suoi rapporti  familiari e la gavetta artistica, tanto da interrompersi con i primi successi teatrali. A rivelarlo è Agostino Saccà, fondatore di Pepito: “abbiamo già presentato alla Rai un soggetto e all’ultimo mercato di Cannes abbiamo proiettato un trailer di quattro minuti per eventuali partner internazionali interessati”.