La modifica dell’articolo 44 del Tusmar relativo a cinema e audiovisivo promossa dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che ieri ha suscitato le proteste dei broadcaster (come approfondito QUI), è stata al centro di una fitta serie di colloqui riservati fra le varie controparti al fine di trovare un compromesso soddisfacente per tutti.

A questo proposito, pare che si sia tenuta nella giornata di ieri una riunione tecnica per esaminare i vari aspetti del provvedimento legislativo tra i rappresentanti dei broadcaster, che chiedono che le quote tengano conto anche del genere intrattenimento, e i funzionari del Mibact, del Mise e della presidenza del Consiglio.

Dal canto loro, i produttori televisivi invece sostengono pienamente il lavoro del Mibact e l’iniziativa del ministro Franceschini, che «riporta al centro del dibattito il tema della qualità dei contenuti italiani ed europei e dei contenuti indipendenti che, non bisogna dimenticare, forniscono il prodotto premium», come ha dichiarato al Sole 24 Ore il presidente Apt Giancarlo Leone.