Nel corso della seconda giornata del MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo è stato presentato il 6° Rapporto sulla Produzione Audiovisiva Nazionale. A moderare l’evento è stato il conduttore Rai Marco Carrara.
Il documento, pubblicato dall’Apa (Associazione Produttori Audiovisivi), è uno strumento fondamentale per l’industria audiovisiva, nonché una lente attraverso la quale leggere Ie dinamiche in atto nel settore e prevederne gli sviluppi futuri.
Un mercato, quello dell’audiovisivo, che segue un trend positivo e costante dal 2017 con una crescita annua media dell’11,6% e con il valore della produzione passato da 1mld a 2 mld nel 2023. La crescita del mercato porta con sé opportunità e sfide, entrambe da cogliere per essere competitivi.
Come sottolinea Chiara Sbarigia Presidente, APA: “A partire da quest’anno il settore della produzione di contenuti entra in una nuova fase: nel quadro di un consolidamento generale vanno selezionati maggiormente i progetti e valutata la qualità del prodotto per creare appeal internazionale”, poi aggiunge: “Abbiamo una forte crescita di contenuti per bambini e pre adolescenti. che rappresentano un segmento sempre più rilevante, poiché trainano anche le produzioni internazionali”.
E di competitività sul mercato globale, verte anche l’intervento di Maria Pia Ammirati, Direttrice Rai Fiction, che sul versante Tv, dichiara: “Come ci confrontiamo noi con i paesi europei e esteri è il tema più importante affrontato in questi anni, non dobbiamo fare un prodotto domestico ma un prodotto di narrazione che esca dai confini italiani. Significa portare all’estero la nostra produzione identitaria”. I numeri del report che l’Ammirati riprende, conferma la crescita di quello che è considerato il principale canale dell’industria audiovisiva: “Oggi abbiamo due notizie importanti: la televisione non è morta e non si ferma la serialità e la produzione, continuiamo a produrre con un 11% annuo”.
I dati positivi del report si portano dietro riflessioni diverse, in cui il pubblico è sempre centrale. Eleonora Andreatta, Vicepresidente per i contenuti Italiani di Netflix, evidenzia la necessità di creare contenuti corrispondenti alle necessità di una platea sempre più esigente: “La grande quantità di storie messe in cantiere è per soddisfare una richiesta articolata, in cui il pubblico vuole sentirsi rappresentato. Per noi questo è fondamentale” e aggiunge: “Siamo in una terza fase in cui sentiamo che la competizione per l’attenzione del pubblico che è esperto ed esigente avviene solo attraverso la qualità del prodotto. Competiamo con i migliori racconti europei e mondiali, e da sempre e oggi più che mai la qualità è il nostro drive”.
Alessandro Araimo, Executive Vice President – Managing Director Italy&Iberia, Warner Bros. Discovery, sottolinea ulteriormente la questione: “La mia impressione è che il cambiamento che sta avvenendo è che abbiamo un pubblico sempre più consapevole dell’offerta e sempre più alla ricerca del contenuto specifico, ci rendiamo conto per diverse ragioni poi questo è dovuto all’aspetto tecnologico che sta diventando più comune non solo fra i giovani ma anche fra i pubblici più maturi, l’editore deve sapere distribuire il proprio contenuto nella maniera più ampia possibile con la consapevolezza del dover convincere il proprio pubblico. È talmente semplice cambiare piattaforma che è divenuto difficile incanalare saldamente l’attenzione del pubblico. Grazie all’evoluzione delle Smart tv per il consumatore sarà importante più il contenuto proposto che la piattaforma”.
Daniele Cesarano, Direttore Fiction, RTI-Mediaset, chiude il panel affermando: “La cosa più interessante è che è cambiato il paradigma in questi anni: un tempo noi eravamo una tv generalista che ambiva al co-viewing familiare. Il cambiamento radicale del modo in cui si usufruisce di un prodotto ha fatto si che il generalismo paga di meno”. Poi, continua “Uno dei nostri obiettivi negli ultimi anni è stato stabilizzare la produzione di fiction Mediaset sia per il pubblico che per l’industria. Siamo contenti di averlo confermato negli ultimi anni”.