Oggi, in chiusura della quarta giornata del MIA | Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, si è tenuto The Children’s Pubcasters Meeting, il nuovo forum esclusivo dedicato ai contenuti per bambini nel servizio pubblico.
Per la prima volta, sul palco del MIA si sono riuniti i principali rappresentati di broadcaster pubblici europei e i loro commissioner specializzati in animazione e contenuti kids per un confronto strategico a porte chiuse, con l’obiettivo di individuare priorità editoriali comuni, promuovere opportunità di co-sviluppo e rafforzare le sinergie tra i territori. La successiva tavola rotonda aperta al pubblico ha offerto un’occasione preziosa per approfondire i progetti discussi e riflettere sulle prospettive future per la circolazione di contenuti originali destinati al pubblico più giovane.
La moderatrice Federica Pazzano, Conference Programming Lead della divisione Animation del MIA, ha sottolineato come “I broadcaster europei abbiano condiviso una forte preoccupazione per l’attuale emergenza culturale, riconoscendo la necessità di risposte coordinate a livello politico e industriale. È fondamentale salvaguardare i valori e l’identità culturale europea, oggi messi a rischio dalla globalizzazione dei contenuti.”
Il confronto ha evidenziato il ruolo centrale dei servizi pubblici nella protezione dei contenuti destinati alle nuove generazioni. Come spiegato da Roberto Genovesi, Director Rai Kids, “Le piattaforme digitali non devono essere viste come nemici, ma come spazi da integrare nella nostra offerta, rispettando però le nostre regole e linguaggi. Se riusciamo a entrare in quel mondo mantenendo il controllo editoriale, può diventare un valore aggiunto.”
Dal canto suo, Yago Fandiño, Head of Children’s Content and Director of Clan TV RTVE-Clan, ha ribadito la necessità di un equilibrio tra broadcaster, piattaforme e istituzioni europee: “Non si tratta di loro contro di noi. Tutti devono avere un ruolo chiaro e condiviso.” Ha inoltre evidenziato come la sostenibilità economica rappresenti una sfida crescente per la produzione di contenuti di qualità destinati ai più piccoli: “Dobbiamo proteggere le risorse dedicate all’infanzia e garantire che servano a creare storie forti e universali, capaci di parlare a tutti.”
Il tema della cooperazione internazionale è stato al centro anche dell’intervento di Patricia Hidalgo, Director of Children & Education BBC, che ha osservato come “Il valore europeo emerga proprio dalle coproduzioni: collaborare tra paesi significa unire talenti e creatività, ma servono regole più flessibili per rendere tutto questo possibile.”
Sulla stessa linea, Pierre Siracusa, Director of Animation Children & Youth Department at France Télévisions, ha sottolineato la necessità di superare le logiche puramente nazionali: “In Francia, le nostre regole di programmazione favoriscono ancora la diffusione di opere nazionali, ma questo sistema finisce per limitarci: dovremmo imparare a guardare oltre i confini, a valorizzare anche produzioni italiane o spagnole, se le storie sono forti e capaci di parlare al nostro pubblico. Il fatto che un cartone sia ambientato a Roma non dovrebbe rappresentare un ostacolo per i bambini francesi.”
Infine, Patricia Vasapollo, Head of Family & Fiction HR/ARD, ha messo in luce l’importanza di sperimentare e investire in progetti originali, anche a rischio di incertezza: “Servono budget, tempo e coraggio per sviluppare progetti innovativi. Dobbiamo essere pronti a rischiare, anche senza sapere esattamente quale sarà il risultato.” Ha portato come esempio il successo del progetto Any Animals, nato in collaborazione con studenti universitari, “un caso che dimostra quanto la lentezza e la cura nello sviluppo possano generare risultati di valore, se accompagnati dalla fiducia dei broadcaster.”