Si è svolta oggi, durante l’undicesima edizione del MIA | Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, la presentazione del “7° Rapporto sulla Produzione Audiovisiva Nazionale”, a cura di Chiara Sbarigia, Presidente di APA – Associazione Produttori Audiovisivi. Il panel offre un quadro aggiornato dei valori economici e occupazionali del settore, analizzando le tendenze produttive e creative che caratterizzano il biennio 2024-2025.
“Siamo particolarmente felici di condividere questi dati perché evidenziano una crescita delle risorse di mercato attratte dal settore nazionale audiovisivo. La televisione lineare resta il primo mezzo audiovisivo nel 2024, con il 52% del totale del settore. Crescono gli investimenti in TV (+7%) e il video online mantiene un tasso di crescita stabile del 15%. L’unico dato che resta invariato è quello relativo alla sala cinematografica,” ha spiegato Chiara Sbarigia, sottolineando la solidità del mercato: “Il decennio 2015-2024 è stato caratterizzato da un importante fenomeno di fusione di imprese di produzione, che ha subito un rallentamento”.
Secondo Sbarigia, “La crescita della domanda e l’utilizzo del tax credit non potranno da soli avere lo stesso effetto espansivo sul settore. Per consolidare il mercato è necessario puntare su una maggiore selezione dei progetti con un forte orientamento alla qualità del prodotto”.
Riguardo la stagione 2024-2025, Sbarigia ha evidenziato come l’unscripted stia registrando una crescita significativa, trainata soprattutto dalla produzione interna alle emittenti: “I titoli aumentano soprattutto grazie alla produzione in house, che rappresenta una parte rilevante della nostra offerta complessiva”.
Sul fronte della fiction, invece, il settore si trova in una fase di stabilizzazione dopo il picco degli anni scorsi: “Gli ascolti della fiction sono molto buoni: i rinnovi e le miniserie period registrano risultati eccellenti. Le coproduzioni internazionali si confermano una componente fondamentale dell’offerta. Inoltre, si registra una tenuta dei contenuti per il pubblico teen e un consolidamento del period drama, con la Francia tra i partner privilegiati”.
Sbarigia ha sottolineato la ripresa della produzione indipendente, commentando la dinamica tra produzione interna ed esterna: “Torna a crescere la produzione indipendente. Crescono i titoli della produzione esterna, mentre quella interna registra un leggero arretramento. Il settore resta comunque fortemente frammentato, ma questo rappresenta anche un’opportunità per stimolare creatività e diversità di contenuti”.
A seguire, il panel ha riunito alcuni dei principali protagonisti del settore, che hanno condiviso le loro riflessioni sul mercato, sulla qualità dei contenuti e sulle strategie per valorizzare l’audiovisivo italiano anche a livello internazionale.
Sul tema della combinazione tra produzione e valore narrativo, Maria Pia Ammirati, Direttore Rai Fiction, ha sottolineato: “La qualità deve andare d’accordo con la quantità. Ogni titolo deve avere una propria vita e capacità di esprimere qualità. Il nostro lavoro è sempre in fieri, perché bisogna pensare costantemente a ciò che verrà dopo”.
Daniele Cesarano, Direttore Fiction Mediaset, ha evidenziato le difficoltà di reperire autori e sceneggiatori per il mercato interno: “La qualità è un termine molto scivoloso. Io preferisco parlare di prodotti ben fatti. Oggi spesso ci troviamo a fare remake, perché è difficile trovare talenti capaci di scrivere con il DNA della fiction Mediaset, cioè con quella energia massimalista delle emozioni”.
Parlando della strategia della piattaforma, Eleonora Andreatta, Vice Presidente per i contenuti italiani Netflix, ha evidenziato: “Per noi è fondamentale produrre contenuti radicati nell’identità italiana, ma capaci di parlare a un pubblico contemporaneo. La cura produttiva davanti e dietro la macchina da presa è ciò che rende i contenuti interessanti anche all’estero”.
Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Studios Italia, ha aggiunto: “La qualità dei produttori e dei talenti italiani è indiscutibile. Due aspetti cruciali sono la comunicazione della qualità e l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla produzione e sulla creatività dei contenuti”.
Parlando dell’approccio internazionale e del rapporto con il pubblico, Viktoria Wasilewski, Country Manager Prime Video Italy, ha spiegato: “In Amazon è lo sguardo al pubblico a guidare la ricerca della qualità. Sperimentiamo su scripted e comedy, ottimizzando le risorse ma mantenendo un’ambizione internazionale, perché vogliamo creare contenuti attrattivi anche fuori dall’Italia”.
A conclusione del panel, Chiara Sbarigia ha sottolineato anche il ruolo chiave degli aiuti pubblici e della stabilità del sistema: “Il sistema degli aiuti deve garantire rigore, rapidità e prevedibilità nelle assegnazioni, sostenendo la produzione indipendente e la ricerca della qualità. Solo così il settore può affrontare le sfide della nuova fase di mercato”, evidenziando l’evoluzione dei produttori italiani negli ultimi dieci anni: “I nostri produttori hanno acquisito consapevolezza, competenze e una forte capacità di innovazione. Portano alla committenza proposte creative e di alto livello, con lo scopo di consolidare la competitività dell’audiovisivo italiano anche a livello internazionale”.