Il panel The Brand Experience si è svolto oggi durante l’undicesima edizione del MIA | Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, riunendo alcuni tra i principali professionisti del settore per discutere l’evoluzione delle strategie di licensing, il valore delle IP e la costruzione di esperienze di brand a 360 gradi.

Al centro del dibattito, la necessità di sviluppare contenuti capaci di connettersi con i consumatori attraverso linguaggi, piattaforme e formati diversi. Maura Regan, Presidente Licensing International, ha spiegato: “Il licensing oggi non riguarda solo la vendita, ma arricchire l’esperienza del consumatore, costruire engagement intorno alle IP e permettere ai fan di connettersi in modi diversi, dal retail ai parchi tematici. Il coinvolgimento del pubblico è ai massimi storici e ogni punto di contatto, anche il retail, diventa un canale per alimentare il legame tra il pubblico e le storie che ama”.

Sulla stessa linea Mikael Shields, CEO di Acamar Films: “Per rendere un nuovo prodotto di successo, sono essenziali tre elementi: un pubblico chiaro, una strategia centrale solida e partnership forti.” Shields ha raccontato anche il percorso di Bing, sviluppato in sette anni prima del lancio, come esempio di progetto pensato per accompagnare la crescita cognitiva dei bambini.

Francesco Manfio, General Manager di Gruppo Alcuni ha annunciato il ritorno di una storica property italiana: “Nel 2026, in occasione dell’anniversario, verrà lanciata una nuova serie dei Cuccioli, interamente prodotta in Italia, che segnerà un ritorno alle origini del progetto”.

Il legame tra audiovisivo e editoria è stato approfondito da Enrico Racca, Editorial Director Children’s Book Mondadori: “Per un editore, il licensing resta un elemento chiave. Il libro non sostituisce il cartone animato, ma permette al lettore di prolungare e approfondire quell’esperienza narrativa”.

Dalla Francia, Hélène Juguet, Managing Director di Ubisoft Film & Television, ha anticipato l’uscita di Splinter Cell su Netflix: “Sono orgogliosa di lanciare Splinter Cell su Netflix: è un momento straordinario per i narratori, possiamo raccontare la stessa storia in modi sempre nuovi. Le aspettative sono molto alte”.

Mitsuru Oda, Presidente di Skybound Japan Inc, ha portato la prospettiva del mercato giapponese, dove i cicli produttivi sono molto rapidi: “In Giappone le reti televisive cambiano palinsesto ogni tre mesi: produciamo talmente tanto contenuto da poterci permettere una programmazione costantemente rinnovata”.

Per Carlos Biern, Content & Media Sales Director, DeAPlaneta Kids & Family, l’obiettivo è trasformare ogni racconto in un universo narrativo completo: “Abbiamo team di distribuzione e licensing in tutta Europa, investiamo molto tempo e risorse in storie che possano diventare franchise”.

A concludere, Iginio Straffi, Fondatore e CEO di Rainbow ha sottolineato l’importanza dei pubblici storici: “Anni fa abbiamo avuto la percezione di avere un gruppo di ‘nostalgici’ in tutto il mondo, per questo abbiamo collaborato con Netflix per il live action di Fate, che ha avuto un grande successo. Ora abbiamo una linea secondaria per i young adult, un target per le IP classiche da tenere in considerazione”.

Tra riflessioni creative e strategie di mercato, il panel ha evidenziato un punto condiviso: il valore di un brand oggi si misura nella capacità di costruire esperienze che superano lo schermo e accompagnano il pubblico in ogni dimensione del suo immaginario.