Le abitudini dei consumatori circa la fruizione di televisione e streaming stanno evolvendo velocemente denotando un passaggio verso i modelli gratuiti supportati da pubblicità. È quanto emerge dai risultati del report Unlocking New Audiences, lo studio condotto in Spagna, Francia, Germania e Italia, i cui risultati sono stati presentati, questa settimana, dalla piattaforma streaming Rakuten Tv.

L’analisi ha rilevato che il 75% degli intervistati spagnoli guarda servizi AVOD (video on demand supportati da pubblicità) o FAST (Free Ad-Supported TV) almeno una volta alla settimana. Di questi, il 60% (la percentuale più alta tra i Paesi analizzati) non guarda più la televisione lineare tradizionale. Il 18% di consumatori AVOD/FAST non ricorre nemmeno a piattaforme SVOD (in abbonamento).
In relazione alla pubblicità, invece, il 70% degli utenti si dichiara molto soddisfatto, soddisfatto o indifferente alla quantità di pubblicità mostrate.

In generale, in tutti e quattro i paesi analizzati, il report mostra che il 71% degli intervistati utilizza piattaforme AVOD/FAST su base settimanale, mentre il 44% dichiara di non utilizzare più la televisione tradizionale. Tra i fruitori AVOD/FAST, il 25% non è abbonato a servizi SVOD, mentre il 41% dichiara di guardare film o serie che normalmente non seguirebbe sulla TV tradizionale. Le principali motivazioni alla base di questo comportamento sono l’accesso gratuito, indicato come fattore prioritario, e la varietà dei contenuti offerti. Inoltre, il 78% apprezza il fatto che l’accesso sia gratuito, anche in presenza di pubblicità, e il 62% si dichiara soddisfatto della qualità dei film e delle serie disponibili su queste piattaforme.

In aggiunta a questo report, Rakuten TV ha presentato anche lo studio A Clearer Picture, un’analisi condotta in collaborazione con Bluestripe nel Regno Unito, incentrata sulla misurazione e sulla trasparenza nella pubblicità CTV (Connected TV, ovvero pubblicità visualizzata su dispositivi televisivi connessi a Internet, come smart TV o console da gioco). Da tale studio emerge che trasparenza e fiducia sono oggi le principali priorità per gli inserzionisti, superando il fattore prezzo. Il 97% esprime preoccupazioni in merito, e il 42% la considera il principale ostacolo agli investimenti. Un inserzionista su tre teme frodi e scarsa visibilità, mentre solo il 28% si dichiara pienamente sicuro che i propri annunci vengano mostrati in ambienti sicuri e visibili. Infine, i dati confermano la crescita della CTV e la spinta verso contesti pubblicitari più trasparenti e di qualità.


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