Si è conclusa ieri la diciannovesima edizione del Magna Graecia Film Festival. I concorsi dedicati alle sezioni di Opere prime italiane e a quelle internazionali e di documentari sono state curate rispettivamente da Silvia Bizio e Antonio Capellupo e hanno presentato e premiato alcuni dei lavori più apprezzati della stagione.

 

La giuria per le opere prime e seconde di lungometraggi italiani vedevano tra le loro fila Pietro Marcello come presidente, Michele Alhaique, Giuseppe Zeno, Maria Sole Tognazzi e Barbara Chichiarelli. I premi consegnati per queste categorie sono stati quelli di Miglior film, assegnato a Una Femmina diretto da Francesco Costabile per “Una storia di cronaca trasportata sullo schermo attraverso le potenzialità immaginifiche del cinema. ‘Una femmina’ è un eccellente opera prima”.

 

Miglior regia: Gabriele Mainetti per Freaks Out, miglior attrice a Lina Siciliano per Una femmina, miglior attore a Lillo per Gli idoli delle donne, miglior sceneggiatura a Nicola Guaglianone e Gabriele Mainetti per Freaks Out.

 

Per quanto riguarda le opere prime e seconde di lungometraggi internazionali, i giudici erano il regista John Landis, dallo stilista Domenico Vacca e da Nadia Tereszkiewic, protagonista del prossimo film di François Ozon. Il premio per il Miglior film è stato assegnato a Princess of the row, di Van Maximilian Carlson, insieme a una menzione speciale all’attrice Seidi Haarla, protagonista di Scompartimento N.6 di Juho Kuosmanen.

 

Le opere prime e seconde di documentari, giudicate da una giuria composta da Agostino Ferrente, Roberto Perpignani e Serena Gramizzi hanno premiato con un ex aequo Rue Garibaldi, diretto da Federico Francioni e Non sono mai tornata indietro, diretto da Silvana Costa.

 

Numerosi i personaggi premiati sul palco del festival a Catanzaro Lido. Tra questi, star del calibro di Richard Gere, John Landis, Stefania Sandrelli, Marco Tullio Giordana e Ricky Tognazzi.

 

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