A sorpresa, sarà YouTube ad aggiudicarsi i diritti di trasmissione della cerimonia degli Oscar a partire dal 2029, anno della simbolica 101ª edizione. La storica partnership con ABC, che trasmette l’evento dal 1976, proseguirà fino alla scadenza del contratto attuale nel 2028, dopodiché la cerimonia approderà sulla piattaforma di proprietà di Alphabet almeno fino al 2033.
La cerimonia è già disponibile online da alcuni anni tramite Hulu, piattaforma del gruppo Disney, ma non era scontato che i diritti venissero affidati a uno streamer puro, privo di una rete televisiva tradizionale alle spalle. Secondo Deadline, l’offerta presentata da Alphabet nell’asta per i diritti è stata nettamente superiore a quelle concorrenti, superando anche i 100 milioni di dollari pagati in precedenza da Disney.
La scelta arriva in un contesto di calo strutturale degli ascolti televisivi degli Oscar negli Stati Uniti: dal record di 57 milioni di spettatori nel 1998 (l’anno di Titanic), si è passati a meno di 20 milioni nell’ultima edizione, dopo aver toccato il minimo di circa 10 milioni durante la pandemia. Un declino attribuito sia alla crisi della televisione generalista sia all’evoluzione dei premi, sempre più orientati verso cinema indipendente e internazionale.
Secondo Variety, l’Academy ha accolto l’accordo con entusiasmo, considerandolo non una perdita di prestigio ma un’opportunità di espansione globale. YouTube, infatti, utilizza metriche di audience diverse da quelle televisive e garantisce una penetrazione internazionale senza precedenti, essendo la piattaforma di streaming più utilizzata al mondo anche tramite smart TV.
L’intesa include non solo la diretta della cerimonia, ma anche tutti gli eventi collegati, come red carpet, Governors Ball e le cerimonie annuali dei premi alla carriera. Inoltre, YouTube punta a rendere la trasmissione accessibile a livello globale grazie a sottotitolazione e doppiaggio in tempo reale, eliminando la necessità di edizioni locali con studi e commentatori nazionali.
Resta da chiarire quanto potere decisionale avrà l’Academy sull’impostazione editoriale della serata, ma è probabile che l’accordo consenta un maggiore controllo creativo, superando le tensioni degli ultimi anni con ABC legate a durata, palinsesto e struttura dei premi.
Per YouTube si tratta di un passaggio strategico: la piattaforma diventa a tutti gli effetti un player centrale dell’intrattenimento premium, rafforzando la fruizione via televisore e avvicinandosi ulteriormente al mondo del cinema, con cui finora ha intrattenuto un rapporto complesso ma sempre più stretto.

