Le opportunità e le criticità riscontrate dall’introduzione dell’intelligenza artificiale nell’audiovisivo hanno sollevato nel tempo diversi dubbi, rendendo necessaria una riflessione e un’analisi circa l’utilizzo di questo strumento e la sua regolamentazione.
In questi anni, istituzioni, professionisti di settore ed esperti di intelligenza artificiale si sono riuniti per capire come ricorrere all’AI garantendo tutela ad artisti e creatori.
Temi quali trasparenza, diversità culturale, equo compenso, tutela del diritto d’autore sono stati al centro dei numerosi incontri che si sono tenuti dall’avvento dell’AI ad oggi, a partire dal convegno Intelligenza Artificiale: creatività, etica, diritto e mercato, del 19 settembre 2023, promosso e organizzato dal Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, con l’intento di avviare un confronto sulle opportunità e sulle sfide legate all’uso dell’IA nel settore dell’industria creativa, passando per la tavola rotonda Il ruolo dell’intelligenza artificiale nell’industria audiovisiva: opportunità, sfide ed implicazioni per il diritto d’autore e la tutela di creatori e artisti, organizzata dalla DGCA – MiC, tenutasi nel corso di Venezia 81. Tali questioni sono state affrontate anche recentemente nel panel Audiovisivo e intelligenza artificiale. Il futuro tra innovazione e regolamentazione – svoltosi durante l’82esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia – e l’evento Intelligenza Artificiale: tutto quello che avreste voluto sapere e non avete mai osato chiedere, promosso da WGI, ANAC, 100autori e AIDAC, tenutosi il 21 settembre al Cinema Farnese.
Tale mobilitazione da parte dei diversi attori coinvolti evidenzia, non solo le complessità sollevate dall’uso dell’AI, ma anche la necessità di acquisire consapevolezza e competenze, nonché l’esigenza di normative chiare che preparino gli autori ad affrontare questa nuova rivoluzione industriale, all’insegna della trasparenza e dell’etica.
In tal senso si è mossa l’AI Act, la legge approvata dal Parlamento europeo il 21 maggio 2024 ed entrata in vigore dal 1° agosto dello stesso anno, costituendo un primo passo importante nella regolazione dell’Intelligenza Artificiale.
Tale normativa ha rafforzato le tutele ai titolari di diritti, prescrivendo ai fornitori di sistemi di AI di rispettare il diritto d’autore e di fornire resoconti dettagliati sui dati utilizzati per l’addestramento. Inoltre, riguardo la protezione delle opere generate dall’AI, il diritto d’autore europeo stabilisce che i contenuti creati interamente dall’intelligenza artificiale, senza intervento umano, non siano tutelabili. Provvedimenti sono stati presi anche in relazione al doppiaggio, limitando il diritto di riprodurre una performance vocale al solo prodotto audiovisivo per cui è stata registrata, vietandone dunque l’uso non autorizzato per l’addestramento dei sistemi di AI.
La necessità di linee guida è stata sollevata non solo da artisti e istituzioni ma anche da realtà come Netflix, la quale ha recentemente tracciato un chiaro quadro di responsabilità rivolto alle diverse figure del settore.
Il dibattito sul ruolo dell’AI e sulla sua normativa costituisce oggi una questione cruciale e in continua evoluzione, rendendo necessari ulteriori chiarimenti e misure legislative. Ciò su cui occorre riflettere è proprio la necessità di disciplinare l’interazione fra intelligenza umana e intelligenza artificiale, con l’obiettivo di gestire la tecnologia generativa al fine di preservare l’ingegno umano e di allontanare la possibilità di un appiattimento creativo.
Tutto ciò sarà al centro anche della 11esima edizione del MIA Market – in partenza il 6 ottobre 2025 – durante la quale si terrà un ciclo di incontri dal titolo Vertical AI, durante i quali esperti del settore condurranno produttori, distributori, registi, autori, creatori, finanziatori e policy makers in un percorso di avvicinamento pratico alle applicazioni dell’AI in tutte le fasi della filiera.
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