Durante l’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, si è svolto l’incontro “Your Dream, Our Mission. L’ecosistema cinema Emilia-Romagna: bilancio e prospettive future”, promosso da Emilia-Romagna Film Commission. L’evento ha offerto l’opportunità di tracciare il bilancio dei risultati ottenuti e delle sfide future del settore audiovisivo regionale.
Tra interventi istituzionali e professionali che si sono succeduti: Gessica Allegni, assessora alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Fabio Abagnato, responsabile di Emilia-Romagna Film Commission, Marianna Panebarco, produttrice e presidente CNA Formazione Emilia-Romagna, e Marco Cucco, direttore del Master in Management del Cinema e dell’Audiovisivo dell’Università di Bologna.
Negli ultimi anni l’Emilia-Romagna si è consolidato come polo dinamico nel panorama audiovisivo grazie a politiche culturali integrate, sostegno alle produzioni e valorizzazione del territorio. I dati presentati mostrano un comparto in continua espansione, con decine di produzioni ospitate e un indotto significativo sia in termini economici che occupazionali. Dal 2015 al 2025, la Regione ha sostenuto 486 progetti, tra opere cinematografiche, cortometraggi, prodotti televisivi e documentari. Un dato che testimonia la vitalità del settore e riflette una crescente attenzione per la parità di genere.
A questo proposito, sono state annunciate nuove azioni per ridurre il gender gap, dal sostegno a giovani autrici all’introduzione di servizi di nursery sui set, per favorire l’accesso delle donne al settore e fare della diversità una leva di sviluppo. Il dibattito ha inoltre evidenziato priorità strategiche: sostenibilità ambientale, inclusione dei giovani talenti e sviluppo di competenze tecniche e creative, essenziali per mantenere competitività e innovazione.
In conclusione, l’incontro ha confermato la solidità e la vitalità dell’ecosistema cinema emiliano-romagnolo, che guarda con fiducia al futuro puntando su internazionalizzazione, formazione e rafforzamento delle partnership tra pubblico e privato.
PhotoCredits: francesco secchi