Sabato 27 marzo l’AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema ha presentato i risultati di “Piattaforma Festival”, uno studio sul futuro degli eventi cinematografici.

Lo studio si è basato su un dettagliato questionario che è stato sottoposto a 142 festival cinematografici italiani nel dicembre 2020.
Il successo dell’incontro finale ha superato anche le più rosee aspettative, confermando la vitalità di un settore audiovisivo che ha affrontato al meglio un anno di emergenza sanitaria che ha messo in ginocchio la cultura.

Per verificare la risposta in Italia a questa autentica – seppur forzata – rivoluzione della promozione culturale e per elaborare modelli e riflessioni sul futuro del sistema AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema, grazie al supporto della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, ha prodotto un dettagliato questionario di ricerca che è stato sottoposto nel dicembre 2020 a 142 festival cinematografici italiani, in rappresentanza di tutte le manifestazioni sul territorio, dalle più grandi e storiche alle più piccole e di recente fondazione.

I risultati di questa ricerca sono stati presentati da Federico Pommier Vincelli (coordinatore del gruppo di lavoro AFIC) e da Francesco Bonerba (responsabile comunicazione AFIC) sabato 27 marzo in occasione dell’incontro “I luoghi dei festival, domani”, realizzato grazie al contributo della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (DGCA) del Ministero della Cultura (MiC) e in collaborazione con Atlantica Digital Spa.

L’iniziativa mira a fotografare la realtà esistente, le potenzialità e le criticità degli eventi su piattaforme digitali, offrendo un punto di partenza per sviluppare progetti e modelli adatti a un futuro che non si vuole prescindere dal cuore stesso degli eventi. L’interesse degli attori del settore della promozione cinematografica e del grande pubblico è stato confermato dal grande numero di partecipanti all’incontro, sia tramite la piattaforma zoom che in diretta Facebook generando più di 3000 visualizzazioni.

“L’incontro di sabato ha dimostrato ancora una volta che il comparto è compatto e che l’attenzione da parte delle Istituzioni è alta” – ha dichiarato la presidente AFIC Chiara Valenti Omero– “Da adesso parte una nuova sfida per il futuro, che prevede una maggiore collaborazione con le singole Regioni e l’AFIC stessa nella convinzione che le prossime misure sulle quali si dovrà lavorare con la DGCinema dovranno essere strutturali per garantire un futuro di rinnovamento per tutto il comparto promozione” .

Lo scorso anno, il 12% dei 142 festival coinvolti nel sondaggio non si è svolto a causa dell’emergenza Covid-19, mentre quelli che si sono svolti solo in presenza (il 31%) si sono concentrati nel periodo tra luglio e ottobre. Le modalità solo online (30%) e “ibrida” (27%) sono state adottate in modo continuativo tra marzo a dicembre. Il 62% dei festival di cinema si è svolto gratuitamente e nel 57% dei casi ha previsto una modalità di accesso con prenotazione / registrazione.

Più di un festival su tre ritiene che un’edizione online abbia portato ad arricchire la programmazione e/o ad aumentare la visibilità dell’evento. Tra i festival del campione analizzato il 43% ha sostenuto costi imputabili all’edizione online superiori ai 10.000 euro. Tra i festival a pagamento, il 49% ha registrato un incremento degli incassi derivanti dai film rispetto all’anno precedente. Il 75% dei festival sostiene di aver subito la soppressione o una riduzione dei finanziamenti privati rispetto all’anno precedente. Nella maggior parte dei casi (70%) gli sponsor hanno motivato i tagli con l’emergenza sanitaria, mentre lo Stato e gli Enti locali hanno dimostrato maggiore sensibilità e attenzione, perlopiù confermando il loro sostegno.

Ben il 62% dei festival ha dichiarato di immaginare la prossima edizione in formato ibrido, unendo l’esperienza dal vivo alla possibilità di seguire la manifestazione online.

Per maggior informazione consultare: AFIC