Con l’uscita di The Conjuring: il rito finale (The Conjuring: Last Rites), Warner Bros. segna un importante traguardo. L’horror di Michael Chaves è, infatti, il settimo film consecutivo della Warner a superare i 40 milioni di dollari al suo debutto, ottenendo 83 milioni di dollari negli Stati Uniti e 187 milioni di dollari a livello globale nel fine settimana di uscita.
La corsa al botteghino da parte dello Studio è partita lo scorso aprile con l’adattamento del videogioco Un film Minecraft (A Minecraft Movie) che al suo debutto ha ottenuto 162 milioni di dollari. È proseguita poi con il thriller I peccatori (Sinners) – 48 milioni di dollari – e con i diversi successi estivi: Final Destination Bloodlines (51,6 milioni di dollari), F1 – Il film (F1: The Movie) – 57 milioni di dollari -, Superman (125 milioni di dollari) e Weapons (43,5 milioni di dollari). Tutti film che sono stati capaci di mantenere la loro presenza in sala anche dopo il weekend di apertura, producendo ottimi profitti e garantendo una forte presenza della Warner al box office.
Gli occhi sono ora puntati sulla prossima scommessa Una battaglia dopo l’altra (One Battle After Another) di Paul Thomas Anderson, atteso per settembre e ultima uscita dello studio per quest’anno.
Nulla da temere per il 2026, che si presenta già ricco di progetti, tra i quali il remake di Cime Tempestose (Wuthering Heights) di Emerald Fennell con Margot Robbie e Jacob Elordi, lo spin-off di Frankenstein The Bride di Maggie Gyllenhaal e le due avventure DC Supergirl e Clayface. E poi ancora, il thriller fantascientifico originale Flowervale Street con Anne Hathaway ed Ewan McGregor, il sequel del videogioco Mortal Kombat II, un nuovo progetto del regista di Alejandro G. Iñárritu (Birdman) e Dune: Parte Tre.