Dopo l’esperimento di L´Eternauta, la serie argentina in cui l’uso dell’AI generativa ha permesso la realizzazione di effetti visivi in tempi di lavorazione molto più brevi rispetto a quelli tradizionali, Netflix ha ufficialmente introdotto l’IA nei processi di produzione, facendo attenzione però a stabilire delle linee guida per il suo utilizzo.
Tale regolamentazione destinata a registi, partner, fornitori e altre figure del settore ha l’obiettivo di tracciare un quadro chiaro di responsabilità. In particolare si prevedono 5 punti cardine:
- evitare la riproduzione illecita di opere tutelate e la violazione di stili artistici di terzi;
- evitare che gli strumenti impiegati raccolgano, memorizzino o riutilizzino dati legati alla produzione;
- dare priorità a piattaforme interne o, in alternativa, a soluzioni contrattuali che garantiscano adeguate misure di sicurezza e protezione dei dati;
- limitare l’utilizzo del materiale generato a una funzione temporanea di supporto;
- non sostituire interpretazioni di attori sindacalizzati senza consenso esplicito.
Attenzione e cautela sono inoltre destinate alla rappresentazione dei talenti – evitando repliche digitali di attori, voci sintetiche o alterazioni significative delle performance senza autorizzazione – così come all’impatto etico, impedendo la produzione di contenuti ingannevoli e fuorvianti.
Infine, la piattaforma pone attenzione su quegli ambiti in cui è sempre necessaria un’autorizzazione scritta prima di procedere: il trattamento di dati personali o proprietari, l’uso di materiali di terzi e la creazione di elementi chiave della narrazione (personaggi principali, ambientazioni importanti, eventi centrali nella trama).
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