Lo scorso 27 marzo ANICA a Roma si è tenuto un incontro organizzato “sugli scenari del cinema e sulle sue prospettive a pochi mesi dal varo della attesa legge Cinema di Franceschini, una legge apprezzata, le cui opportunità vanno colte”, come riporta il presidente dell’associazione dell’industria cinematografica Francesco Rutelli.

Antonio Nicita, commissario Agcom, ha annunciato un nuovo regolamento sulle quote di investimento delle Tv ed ha aggiunto che “occorrerebbe rendere possibili accordi pluriennali con il sistema degli operatori audiovisivi a fronte di una committenza programmata a livello pluriennale”.

Il mercato dell’audiovisivo negli ultimi anni ha indubbiamente subito grandi cambiamenti, con l’entrata in scena di nuovi attori come Netflix e Amazon e i ruoli non sono più ben definiti: i distributori stanno diventando produttori mettendo sul mercato contenuti originali, mirati ad un’audience ben definita. Bisogna quindi offrire prodotti di qualità e possibilmente italiani per competere con questi giganti della scena internazionale.

Lo spostamento del mercato verso la piattaforma online, inoltre, si scontra con un altro problema: quello della pirateria. A tal proposito è intervenuto il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella dicendo che “intervenire sulla pirateria è quanto mai necessario. Per quanto ci riguarda abbiamo chiesto al legislatore, e continueremo a farlo, di intervenire sul versante normativo per chiarire ancora meglio il nostro ruolo nell’azione di contrasto”.

Infine, dopo il calo registrato dal cinema italiano lo scorso anno, i maggiori key players del settore attendono con fiducia i primi concreti effetti della Legge Franceschini che è ormai diventata operativa.