Nel mercato dell’audiovisivo è sbarcato anche Facebook. Dopo Netflix, produttrice del mitico House of Cards e di altre serie tv di grande successo; dopo Amazon, con Mozart in the jungle, Transparent e sCrisis in Six Scenes di Woody Allen; e dopo Apple, che ha appena messo in onda la prima puntata di Planet of the Apps, un reality in dieci episodi incentrato sul mondo degli sviluppatori di applicazioni; ora anche la società di Mark Zuckerberg punta a produrre contenuti originali per accaparrarsi una fetta della spesa pubblicitaria televisiva, che è nell’ordine delle decine di miliardi di dollari.

La piattaforma social da due miliardi di utenti pare infatti che sia in trattative con major e agenzie di talenti di Hollywood per produrre contenuti televisivi propri, rivolti ai giovanissimi, da mandare in onda a fine estate. Il target è giovanile, dai 13 ai 34 anni, il tipo di pubblico che si fa il palinsesto da solo sui propri dispositivi mobili e che al momento sembra più interessato a Instagram e Snapchat che alla tv tradizionale. Stando alle indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal Facebook si ispirerebbe a serie tv come Pretty Little Liars e Scandal a a reality sul genere di The Bachelor.

«Stiamo supportando un piccolo gruppo di partner e creatori che sperimentano tipologie di show attorno alle quali è possibile creare una community, dallo sport alla commedia, dai reality al gioco – ha spiegato Nick Grudin, VP Media Partnership di Facebook -. «Siamo concentrati sugli show a puntate e aiutiamo tutti i nostri partner a capire quali sono i temi che funzionano meglio nei vari argomenti».