Si sono ritrovati dopo il grande successo di MIA per raccontarsi. Nello spazio Rai Movie registi e produttori dei sei progetti italiani selezionati da New Cinema Network hanno parlato della propria esperienza al mercato di co-produzione. Tutti hanno riconosciuto l’importanza di aver partecipato a questa prima edizione di MIA. Progetti vari e ricchi di qualità ed energia quelli proposti e che hanno colpito i selezionatori. Progetti che raccontano quanto questa arte sia capace ancora di emozionare, stupire, far riflettere. Un occhio particolare è andato ai vincitori del premio Eurimages 2015, Costanza Quatriglio e Andrea Paris con il loro Sembra Mio Figlio, e sui due progetti vincitori della prima edizione del Premio MIA, Il mio corpo vi seppellirà (di Giovanni La Pàrola, prodotto da Olivia Musini) e Guarda in alto (di Fulvio Risuleo, prodotto da Donatello della Pepa). All’evento erano presenti anche Costanza Coldagelli per il progetto La Dea delle acque calme, Daniele Mazzocca con Palato Assoluto e Valerio Mieli col suo Les Filles du Temps, selezionato nell’ambito di Make It with Italy e rappresentato anche dal co-produttore italiano minoritario Andrea Stucovitz.  A fine incontro Alexia De Vito, coordinatrice di NCN, ha sottolineato: “New Cinema Network è felice di aver contribuito alla qualità e varietà dell’offerta di MIA presentando una selezione così valida e ricca di progetti italiani. Il fatto poi che il prestigioso Eurimages Co-production Development Award sia andato per la prima volta ad un progetto italiano è un bellissimo segnale, anche in direzione di quella internazionalizzazione che è la principale mission di NCN stesso e di MIA.”

Al Williams, coordinatrice di Make it with Italy: “siamo felici di aver presentato, in questa prima edizione di MIWI, due progetti con un produttore italiano minoritario già a bordo: Les Filles du Temps di Valerio Mieli e Single Mother della regista iraniana Hana Makhmalbaf.

Questi due progetti, insieme agli altri 5 selezionati per MIWI, hanno dimostrato il crescente interesse da parte dell’industria internazionale nel voler collaborare con l’Italia.”