Per MIA un programma avvincente anche il terzo giorno.
Si parte con “Movie Maestro”, selezionato al MIA DOC – Arts&Culture Pitching Forum 2016 e vincitore del Premio ”Sunny Side of the DOC”, da quest’anno prestigioso partner del MIA DOC. Con questo riconoscimento “Movie Maestro” avrà la possibilità di partecipare al prestigioso mercato francese “ La Rochelle” ed essere presentato nella selezione ufficiale dell’edizione Sunny Side 2017.

Non sono mancati gli incontri tra pubblico e privato, primo fra tutti il dialogo tra Commissione Europea e l’industria dell’audiovisivo con professionisti di settore a confronto sui temi centrali, sui provvedimenti relativi a digital market, riforma del copyright e regolamento sulla portabilità. Roberto Viola, Direttore Generale DG Connect Commissione Europea, ha dichiarato: “Vogliamo cercare di avvicinare l’Europa alle istanze del settore, l’intenzione è dare l’opportunità ai cittadini europei di cogliere la rivoluzione in atto, la “rivoluzione digitale”, e all’impresa europea di esserne protagonista.”

Il panel Remake it! di MIA CINEMA invece ha spostato l’attenzione sul crescente mercato dei remake. Come accade per i testi teatrali o le cover musicali, i “remakes” cinematografici costituiscono una grande opportunità di sviluppo della creatività. Il vantaggio è quello di partire da una storia forte che ha già dimostrato di funzionare in un altro mercato e da questa base dare la possibilità a sceneggiatori, registi e attori di attuare modifiche e possibilmente i miglioramenti che rendano la storia ed i dialoghi adatti ad un altro contesto culturale.

Strepitosa la masterclass tenuta da Tim Kring e Gina Gardini sulla figura dello Showrunner, ovvero il produttore creativo capace di occuparsi sia dell’aspetto economico e industriale che del lato artistico. L’incontro con Tim Kring regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, showrunner e creatore di serie televisive come Heroes, Touch e Crossing Jordan e Gina Gardini produttrice per Cattleya di diversi film e serie di successo come Romanzo Criminale e Gomorra è stato essenziale per comprendere perché lo showrunner sia oggi negli Stati Uniti come in Italia la figura chiave per garantire il successo di una serie televisiva. In qualità di produttore creativo, lo showrunner va a colmare la distanza tra regista e produttore, risolvendo la dicotomia tra l’aspetto artistico-esecutivo e quello produttivo- imprenditoriale.

Per MIA TV invece, Nicola Serra di Palomar ha illustrato il percorso di Montalbano, serie TV che è stata venduta in oltre 60 paesi, che in Italia ha registrato oltre 11 MLN di spettatori con l’incredibile media di share del 42%. Il successo della serie su scala internazionale? “La lingua di Camilleri e quindi l’utilizzo del dialetto, il legame del protagonista con il territorio e con una città immaginaria ma metaforica della cultura siciliana e la costruzione di un personaggio dal carattere straordinario e unico, sia nelle pagine letterarie sia nella fiction” ha spiegato il producer Max Gusberti.

Un tuffo nella programmazione pubblica con “La cultura nella televisione pubblica: La Bella e la Bestia? ”. Intensa discussione con i broadcaster da Canada, Stati Uniti, Francia, Germania ed Italia, durante la quale ci siè interrogati sulla possibilità di attirare spettatori con un palinsesto culturale. Nick Fraser di Yaddo si è posto una domanda chiave relativa all’incontro: “Qual é la responsabilità del servizio pubblico nell’educare i cittadini?” Una sfida in cui emittenti pubbliche giocano o dovrebbero giocare un ruolo anche quando si tratta dei documentari culturali. Il cinema, così come la televisione, continuano a evolversi, ma l’elemento chiave resta il contenuto.