È stato presentato stamattina nella sede Rai di viale Mazzini un importante accordo per lo sviluppo di progetti di coproduzione fra Rai e France Télévisions. L’accordo è stato siglato dai massimi vertici delle emittenti pubbliche, ossia dalla Presidente Monica Maggioni, il Direttore Generale Mario Orfeo e quello francese Xavier Couture, al fine di arricchire di nuovi contenuti le rispettive programmazioni nazionali e internazionali, dando così vita a un partenariato per la definizione editoriale di nuovi progetti fin dal principio del processo ideativo.

Accordi di questo genere sono purtroppo minacciati da una Proposta di Regolamento in discussione in questi giorni al Parlamento Europeo, che estende il “principio del paese d’origine” ai servizi online e accessori.

In sintesi, se questa Proposta di Regolamento venisse adottata un’emittente licenziataria dei diritti di utilizzazione televisiva di un’opera audiovisiva per il territorio di uno Stato membro potrebbe liberamente mettere a disposizione del pubblico l’opera on-line in modalità “simulcast” e “catch-up” (ossia contemporaneamente o per un determinato periodo di tempo dopo la sua trasmissione) in tutti i paesi dello Spazio Economico Europeo, e dovrebbe consentire a tutti i consumatori residenti di accedere all’opera via internet, indipendentemente dal territorio di licenza.

La prima conseguenza riguarderebbe le esclusive territoriali in ambito comunitario, che ne risulterebbero compromesse, con conseguenze gravissime sui modelli di business dell’industria europea della produzione e distribuzione dei contenuti, dato che le esclusive territoriali sono il perno del sistema di finanziamento, produzione e distribuzione dei contenuti.