Una ricercadall’Osservatorio Social TV 2017, presentata al MAXXI di Roma, mostra un quadro molto ottimista per la televisione: nonostante, infatti, una concorrenza spietata da parte di tablet, smartphone e computer, la televisione non solo resta lo schermo più utilizzato dagli italiani, ma addirittura guadagna terreno, specie (a sorpresa) tra i preadolescenti.

Secondo la ricerca, infatti, uno su due ha dichiarato che nel corso del 2016 il tempo trascorso davanti alla televisione è aumentato di trenta minuti rispetto all’anno precedente. In ogni caso, non si può ovviamente non tenere conto dell’influenza dei nuovi mezzi per guardare contenuti TV: la percentuale di utilizzo di schermi alternativi a quello televisivo diminuisce con l’avanzare dell’età dei campioni analizzati, come mostra il 53,4% dei preadolescenti che hanno dichiarato di utilizzare smartphone e tablet contro il 26,3% degli over 75, ancora “fedeli” alla televisione classica.

La ricerca evidenzia una televisione “fluida, ubiqua, senza limiti di tempo, componibile e modulabile, avvolgente e appagante”. Soprattutto, una televisione che esce fuori dagli schermi e che si sviluppa in narrazioni parallele che corrono sui principali social network. Il consumo televisivo si calcola anche in base al traffico degli UGC (User Generated Content), quei contenuti creati dagli utenti che “accompagnano” la narrazione televisiva (meme, parodie, gif, ecc…) e che favoriscono la circolazione dei programmi.

L’Osservatorio Social Tv, fondato nel 2013, ha come partner i principali editori tv italiani: Rai, Mediaset, Sky, Fox Networks Group, Discovery Italia, Viacom International Media Networks, Effe Tv – Gruppo Feltrinelli.